(...) #5 - UTOPIALAND
Stiamo tornando.
Ai primi di Novembre, in concomitanza con l'avvio dei giorni delle arti contemporanee a Torino, ci saremo anche noi.
Alla Never Never Gallery, come l'anno scorso, come gli anni precedenti, con le medesime modalità di sempre.
Una mostra che durerà il tempo di una inaugurazione.
La galleria che non c'è, questo il senso della Never Never Gallery, il cui nome è mutuato dall'Isola che Non C'è di Peter Pan nella sua dizione originale, viene ospitata per il terzo anno consecutivo dalla Cabina dell'Arte Diffusa, luogo che accoglie le arti, tutte, senza distinzioni di sorta.
Una mostra come non se ne vedono in giro.
Una mostra collettiva, una galleria inclusiva e una location esclusiva.
Siamo così al di fuori dei giri "in" del mondo dell'arte, che in quel giorno a quell'ora autocelebreranno se stessi in un altro luogo, che abbiamo voluto piantare il nostro "off" dritto nel cuore della città.
L ‘ ARTE NON E’ UN PRANZO DI GALA
Durante la settimana dell’arte contemporanea, la Cabina dell’Arte Diffusa sarà muta ed attenta testimone dell'autocelebrazione di un sistema, che vuole l’arte (e la cultura in generale) come un elemento del vivere legato all’arbitrio e alle scelte di pochi.
I processi culturali sono apparentemente democratici, in quanto tutti sono chiamati a magnificare le scelte del Principe di turno, chiamati periodicamente a raccolta in massa con il grande Evento, mai scelto ma sempre calato dall’alto, a testimoniare la grandezza dell’uno e l’accettazione ed esaltazione del brutto e del tutto da parte di tutti gli altri.
Una forma di inaccessibilità ai saperi che è l’esatto contrario della mission della Cabina, per sua natura fruibile da chiunque cerchi il dialogo.
Il pubblico è chiamato a non essere semplice testimone passivo dello stato di fatto ma a rendersi attivo e responsabile interprete di un atto creativo attraverso il quale riappropriarsi del diritto di fruire di cultura, arte, bellezza, con proprie scelte autonome, nel modo e nel metodo.
La mostra di quest’anno avrà l’aspetto di un’asta di opere d’arte, durante la quale il pubblico sarà invitato a proporre un valore economico, senza obbligo di acquisto, alle opere degli artisti partecipanti.
L'asta sarà una performance in cui un finto battitore gestirà i rilanci di finti acquirenti per finte opere di artisti reali presenti tra il pubblico.
Non esisterà alcuna transazione economica denaro vs. Opere.
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