RIVOLI – TEATRO S.PAOLO VIA BERTON 1 (ANGOLO C.SO FRANCIA 100)
SABATO 28 NOVEMBRE 2015 ore 21,00 La Compagnia ” dharMadRama ”
presenta BLECCAUT
TRAMA C’è un black out nella casa dove un giovane scultore spiantato e la sua fidanzata snob aspettano la visita del padre di lei che deve dare l’assenso al matrimonio e quella di un ricchissimo collezionista tedesco che potrebbe fare la fortuna dell’artista. Per rendere più accogliente il modesto appartamento i due hanno preso in “prestito” dal vicino, un antiquario partito per il week end, mobili e soprammobili preziosi di cui lui è gelosissimo. E quando manca la corrente arrivano nell’ordine: una vicina astemia terrorizzata dall’oscurità, la madre della ragazza che è un’irascibile ed energica donna di mezz’età, il vicino antiquario gay rientrato in anticipo, la precedente fidanzata dell’artista che non sa che lui sta per sposare un’altra, un operaio della compagnia elettrica che parla con accento tedesco e viene scambiato per il ricco collezionista . E alla fine, atteso come Godot, arriva il vero miliardario che precipita in una botola. Attraverso una commedia recitata “alla cieca”, a tentoni e a spinte, traspare la metafora di un’umanità che annaspa, inciampa e farnetica. NOTE L’alternanza di buio e luce è il Leitmotiv della commedia: quando i personaggi brancolano nel buio, sulla scena c’è luce e, di contro, quando riescono ad accendere un fiammifero si fa buio. Il gioco del testo non ammette deroghe: c’è un blackout e una luce bianca si irradia sulla scena che rompe l’incanto e l’intimità calda dell’oscuro. Quando sono visibili, gli attori si muovono sul palco a mani avanti, a tentoni, cercando di non sbattere o inciampare; gli attori brancolanti nel buio, ma visti dal pubblico, conducono il gioco, suscitando sincere risate a tutta bocca. e da sfondo il ritmo nevrotico delle scene, battono il tempo con cadute, equivoci, sussulti, ruzzolate dalle scale, scambi di persona e doppi sensi. E nel black-out totale, mentre gli altri personaggi si sentono privati delle loro sicurezze derivanti dall’immagine esteriore, Rebecca, l’ex fidanzata, non subisce l’handicap del buio in quanto ha sempre vissuto guardando oltre all’apparenza e si muove in scena “vedendo” ciò che gli altri non vedono. E proprio attraverso la sua capacità di “vedere oltre la maschera” verranno fuori le verità più scomode.. Durante l’allestimento la difficoltà maggiore è stata quella di simulare la “cecità” senza cadere nello stereotipo. Abbiamo lavorato a lungo bendati per acquisire i reali limiti. In tale situazione di lavoro sono inevitabilmente venuti fuori incidenti reali e realistici che hanno dato al lavoro la freschezza e la veridicità cercata.
L’Associazione Teatrale dharMadRama nasce nel 2011, per volontà di un gruppo di 4 amici provenienti dalla stessa scuola di recitazione, col desiderio di portare in scena testi teatrali originali e poco rappresentati: la sede sociale è a Pianezza (To) . Nell’ottobre 2011 debutta con “COSTRUTTORI D’IMPERI” di Boris Vian, con la regia di Gianfranco Calcagno, mantenendola in allestimento fino a tutta la stagione 2012/2013: i Costruttori sono gli uomini avventurosi, potenti, ricchi, che gli imperi li fanno e disfanno. O anche il contrario: i Costruttori sono i poveri diavoli, siamo tutti noi. Proseguendo sulla stessa linea, nella Stagione Teatrale 2013/2014 e con un organico arricchito da nuovi elementi, la Compagnia dharMadRama presenta al pubblico “L’ISOLA DEGLI SCHIAVI” di Pierre de Marivaux, con la regia di Federica Martoglio: una commedia filosofica del 1725 che affronta la tematica dei rapporti fra servi e padroni, scrutando nell’animo dell’uomo e osservandolo dimenarsi per opporsi ai condizionamenti sociali. Il lavoro, rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1725, e reso noto in Italia dall’edizione di Strehler del ’94, è un perfetto connubio tra illuminata opera morale e gioiosa commedia dell’arte. Nell’attuale Stagione Teatrale 2015/2016 un nuovo allestimento: “BLECCAUT”, con la regia di Marco Scoffone. Un testo elaborato da dharMadRama che, attraverso la commedia giocosa, mette in evidenza quanto il mondo sia governato dall’immagine e che chiunque, immerso nel buio totale, si senta privato della propria sicurezza: solo chi ha sempre vissuto oltre l’apparenza riesce “vedere oltre la maschera” e quindi la verità. Gli attori della compagnia, dal 2011 ad oggi, hanno continuato a recitare in allestimenti di altri gruppi teatrali con cui collaborano da anni.
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