Le pillole di Lele - puntata n. 4 Un solo disco, ma di rara bellezza, pubblicato nel 1976. Un album originale per contenuti e suoni, nonostante una produzione minimalista. In questo lavoro completamente fuori dal panorama cantautorale mainstream dell'epoca, il torinese Carlo Credi, al secolo Carlo Caddia, esprime le sue idee ribelli e libertarie. A distanza di quarantaquattro anni resta il rimpianto che questo disco così intenso e sincero non sia mai uscito dalla ristretta cerchia di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere ed ascoltare Carlo, magari in qualche vecchia piola della città piemontese. "Chi è Carlo Credi?" raccoglie dodici tracce, divise non tra un lato A e un lato B, ma tra un lato "Di qua" e un lato "Di là". Accanto alle otto canzoni scritte da Carlo, compaiono due brani con il testo tratto da due poesie di Prévert: "La canzone del carceriere" e "Il serraglio". Infine ci sono due cover, "Dove correte" e "L' isola", entrambe scritte da Duilio Del Prete, che alla sua carriera d'attore (lo ricordiamo ad esempio nel ruolo del Necchi, il barista di Amici miei) accompagnò anche quella di musicista. Carlo Credi ci ha lasciato già da molti anni, travolto dai suoi eccessi, come spesso accade alle persone più sensibili. Chissà quali altre gemme sonore avrebbe potuto regalarci, se la storia fosse stata diversa e un po' più generosa con lui.
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