Nella mia adolescenza c'è stato un mito pari a quello del mostro di Lochness, alle palline spaccanocche le Clic -Clac,ecc..., una specie di entità che fece capolino dalla televisione italiana all'inizio degli anni settanta, precisamente il 5 gennaio 1970, anche se prodotta dalla tv belga nel 65. "GIANNI E IL MAGICO ALVERMAN" fu una serie composta da 16 episodi ambientata in un passato che potrebbe essere il XVII° secolo ma con personaggi fantasiosi e magici dall'indiano americano ai folletti , tra cui appunto il magico Alverman, il mito personalmente, fu legato principalmente al fatto che andò in onda in un periodo in cui da un lato ero un po giovincello per seguirlo anche se di poco e l'altro più importante, che la TV ancora non era arrivata in casa nostra. Ma tutti ne parlavano e a dire il vero in tempi recenti è spesso citato da chi ha almeno superato i 50 d'età. Oggi dopo la pubblicazione di tutti gli episodi in DVD ed essere stati caricati su Youtube si possono rivedere compreso l'ultimo fantomatico episodio che a detta di alcuni non sarebbe mai stato messo in onda. Quei doppiaggi, quel bianco e nero e il Belgio che pare uscito dai quadri di Vermeer hanno ancora un fascino ammaliante, molto meno il linguaggio narrativo, lentissimi quei circa 30 minuti ad episodio, rispetto alle più comuni tempistiche moderne, pare di assistere un filmato chilometrico accompagnato da assordanti silenzi. Resta nel mito la sigla quel "Don Cristobal vorrei sposar sua figlia..." canticchiato dai giovani che seguivano le puntate dalla TV dei ragazzi e che oggi ne rammentano le storie al pari di "Ufo" e "Il Prigioniero" e altre serie di quel periodo. Se in estate volete fare una vacanza in nord europa il villaggio di Bokrijk , dove vennero girati tutti gli episodi, è una località suggestiva in quanto ha mantenute intatte le costruzioni dell'epoca
Aggrega contenuto