C'è un uomo in un letto d'ospedale di Monaco di Baviera, lotta per la sua vita, ed è gia stato dato per morto una volta, tanto che è stato chiamato il cappellano per dargli l'estrema unzione, ma ancora un flebile segno di vita dava speranza , ma per poco infatti il battito cardiaco rallenta, pare allontanarsi come il pallone calciato verso il sette della rete ma devia la sua direzione verso la curva a perdersi nella disperazione, e il sacerdote viene richiamato, ma il destino è strano e nuovamente quell'uomo torna incredibilmente alla vita, e quel pallone vira ed entra esattamente nel 7. Ma chi è quella persona che è ricoverata dal pomeriggio del 6 febbraio del 1958? e perchè è li? lui è "MATT BUSBY" futuro Sir d'Inghilterra ed è l'allenatore del Manchester United i suoi giocatori, per la giovane età media, vengono chiamati "BUSBY BABES" perche ha visto lontano nell'evoluzione del calcio e della sua maturazione attraverso i settori giovanili, Busby entrerà a far parte dell'immaginario collettivo al punto tale che John Lennon lo citerà nella canzone dei Beatles "Dig It" presente nell'album "Let It Be".
Matt Busby ci ha visto lungo anche in quello che riguarda i tornei internazionali, li è il futuro delle competizioni calcistiche, dal 1955 infatti si tiene la coppa dei campioni, un torneo rispetto all'odierna "Champions League", modesto per numero di partecipanti e partite, si parte infatti dagli ottavi con partite di andata e ritorno e finale unica, ma alla "Football League" inglese non piace perchè porterebbe stress e fatica al campionato d'Albione e costi per gli spostamenti aerei, e così si vieta la partecipazione ai propri club , ma Busby non ci sta e con l'aiuto della "Football Association" scavalca il divieto e partecipa al Torneo. Nella stagione 56/57 viene eliminato da Real Madrid prima della semifinale, nella stagione successiva le cose sembra poter andare meglio infatti accede alla semifinale battendo in casa gli slavi della Stella Rossa per 2-1 il ritorno a Belgrado termina con un pareggio per 3-3 che apre la strada alle semifinali.IL 6 febbraio del 58 Il viaggio di ritorno però presenta un conto salatissimo, da Belgrado l'aereo, un airspeed ambassador fa uno scalo ordinario a Monaco, dove nevica intensamente e fa molto freddo, l'aereo fa due tentativi di decollo ma il ghiaccio e la neve sulla pista ne impediscono il successo, al terzo tentativo, alle 15,04, il velivolo si schianta contro un deposito di gomme che vanno a fuoco con il mezzo, muoiono in 23 tra calciatori, giornalisti e personale dell'equipaggio, i 21 sopravvissuti, per lo piu feriti anche se alcuni in modo grave, aiutano come possono a salvare gli altri , tra questi Bobby Charlton, futuro campione del mondo nel '66 con l'Inghilterra e che formerà il trio delle meraviglie dello united anni sessanta con Law e George Best.
Un evento del genere rischiò di far fallire la società rimasta quasi senza giocatori e dirigenti, costretta ancor di piu, per terminare la stagione, ad attingere dai settori giovanili, Busby una volta rimessosi dalle gravi ferite, porterà lo United a vincere campionati e coppa campioni , la prima per gli inglesi, morirà dopo lunga malattia nel 1994. Ci sarà anche una lunga diatriba, degna di un film. sulle responsabilità del disastro palleggiate tra Inghilterra e Germania, al centro il pilota inglese , James Thain, sopravvissuto ed accusato di non aver attivato lo scongelamento delle ali, cosa che però non sarebbe vera, ma che comunque verrà licenziato e mai reintegrato, andrà a fare l'avicoltore e morirà a 53 anni nel 75 a causa di un infarto.
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