«Sai che d'è la statistica? È 'na cosache serve pe fa' un conto in generalede la gente che nasce, che sta male,che more, che va in carcere e che spósa.Ma pe' me la statistica curiosaè dove c'entra la percentuale,pe' via che, lì, la media è sempre egualepuro co' la persona bisognosa.Me spiego: da li conti che se fannoseconno le statistiche d'adessorisurta che te tocca un pollo all'anno:e, se nun entra nelle spese tue,t'entra ne la statistica lo stessoperch'è c'è un antro che ne magna due.»(Trilussa, La Statistica)
Le "statistiche d'adesso" dicono che 40 milioni di italiani hanno la possibilità di accedere ad internet. Circa l'85% degli italiani di età compresa tra gli 11 e i 74 anni possono navigare sul web da qualsiasi luogo o strumento. Ora capite perché sono statistiche molto simili a quelle di Trilussa.
La realtà che ci circonda pare essere decisamente più vicina a quella del tizio che non mangia il pollo: anche in città come Torino, ci sono zone e quartieri nei quali il digital divide è veramente penalizzante.
Ma se la difficoltà di accesso alla rete è condizionata da variabili quali le condizioni economiche o il livello di istruzione, anche l'indisponibilità di strumenti con i quali navigare incide notevolmente sulla media del pollo. Tante sono ancora le famiglie che non hanno un computer in casa e, di conseguenza, tanti sono quelli che non hanno ancora sufficiente dimestichezza con la tecnologia.
È per questo motivo che abbiamo deciso di organizzare un piccolo corso pensato proprio per i "tardivi digitali". Con una piccola attenzione, però.
Il mercato dei computer e dei software segue infatti politiche di commercializzazione molto particolari: fedeltà forzata alle case produttrici per evitare incompatibilità, invecchiamento precoce dei componenti imposto dall'odiosa obsolescenza programmata, scelte obbligate condizionate da logiche monopolistiche.
È per questo motivo che abbiamo strutturato il corso sulla base di un programma "etico", interamente basato su tecnologia open source. Perché i polli ci piacciono, ma quelli liberi di scorrazzare nel cortile di più.
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