Autore
Davide Amerio
di ANNE-SOPHIE STEVANCE e DAVID MCCOLLUM per Project Syndacate
Traduzione Davide Amerio - Tgvallesua
Giusto come ultimo esempio di supporto popolare per la scienza, decine di migliaia di persone intorno al mondo hanno recentemente marciato per sostenere una visione del mondo basata sui fatti, non sulla finzione. Essi hanno compreso che la scienza può salvare il mondo, perché essa può aiutarci a risolvere i nostri più grandi problemi di salute e di sviluppo.
Questi problemi sono il cuore degli Scopi dello Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che la comunità internazionale ha sottoscritto nel 2015, con lo scopo di creare un più prosperoso, equo, e salutare pianeta entro il 2030. I 17 SDGs[*], che includono 169 obiettivi individuali, costituiscono una ambiziosa agenda per indirizzare tutto quanto, dall’equità di genere, alle città sostenibili, ai cambiamenti climatici. Complessivamente, essi creano una visione inclusiva dello sviluppo sostenibile per il secolo 21°.
Ma la completezza può venire a scapito di un’azione efficace. Poche persone possono in realtà nominare tutti gli SDGs, ma ancor meno possono spiegare come ogni città può raggiungere questi obiettivi entro i prossimi 13 anni. Gli esperti nel mondo – inclusi tutti quelli che si sono riuniti a New York questa settimana per la conferenza sugli oceani delle Nazioni Unite – stanno combattendo con obiettivi e scopi individuali. Integrare questi sforzi rimane una sfida formidabile. Se i nostri leader sono pronti per realizzare il mondo immaginato negli SDGs, essi hanno bisogno di una mappa per navigare nel complesso terreno politico.
Gli scienziati sono pronti per creare questa mappa, perché essi conoscono come porre le giuste domande, configurare esperimenti, tracciare le conclusioni basate sulle evidenze, e applicare le nuove informazioni alle conoscenze esistenti. Meglio ancora, gli scienziati sono felici di condividere le loro scoperte con gli altri.
Il Consiglio Internazionale per le Scienze (ICSU) recentemente ha messo insieme 22 scienziati di diversi campi – includendo oceonografia, epidemiologia, agronomia, e economia energetica – per avanzare, con le specifiche SDG, idee da seguire per il leader mondiali. Studiando come differenti obiettivi e scopi si relazionano gli uni agli altri, abbiamo sviluppato un modello analitico indipendente per aiutare i leaders a definire le priorità politiche all’interno dei loro paesi.
Alcuni SDGs hanno relazioni di rafforzamento, per cui raggiungerne uno rende più facile raggiungerne altri. Nello stesso tempo, alcuni SDGs possono essere in conflitto, se il progresso in un’area avviene a spese di un’altra. Mentre conosciamo da tempo le interazioni tra gli SDGs, lo studio dell’ICSU ha sistematicamente quantificato le interazioni per la prima volta.
Per esempio, scegliamo i quattro SDGs relativi alla fame, salute, energia, e oceani, e poi identifichiamo ogni possibile interazione tra di loro e gli altri obiettivi e scopi. Poi possiamo sviluppare una scala in sette punti, da +3 quando un determinato scopo od obiettivo ne rinforza un altro, a -3 quando raggiungere un obiettivo rende essenzialmente impossibile raggiungerne un altro.
Applicando questa scala a differenti relazioni tra gli SDGs, eravamo in grado di rispondere ad alcune importanti questioni. Per esempio, possiamo determinare se proteggendo gli oceani soffochiamo la crescita economica e lo sviluppo urbano in un particolare paese o in una regione. E possiamo determinare se incrementando la produzione agraria potrebbe rendere più difficile gestire le risorse naturali; o se espandendo le energie rinnovabili potrebbero esaurirsi le forniture di acqua in regioni già aride.
Una scoperta eccitante che abbiamo fatto è che la maggior parte degli attuali obiettivi del SDG si rinforzano un con l’altro. Per esempio, aiutare la popolazione più povera del mondo allontana dai combustibili tradizionali, come legna da ardere, carbone, e sterco animale, più di quanto avrebbe comportato un lungo cammino verso la riduzione delle morti e delle malattie causate dall’inquinamento atmosferico, soprattutto tra donne e bambini.
E nei casi in cui differenti scopi non coincidono, i decisori politici possono realizzare gli aggiustamenti necessari. Per esempio, abbiamo scoperto che incrementare la produzione agricola può danneggiare gli oceani se questo aggiunge la perdita di sostanze nutritive e altre forme di inquinamento; e questo, a sua volta, potrebbe minare la salute e la sicurezza alimentare a lungo termine.
Inoltre, il nostro approccio ha offerto benefici oltre i risultati quantitativi immediati, perché ha unito scienziati provenienti da diverse discipline intorno ad un obiettivo comune. Questo era un compito non facile: gli scienziati sono consumatori critici di informazione, e non sempre sono concordi gli uni con gli altri. Ma, grazie alla scala completa degli SDGs, i partecipanti hanno annullato le loro differenze, e sviluppato un linguaggio comune per inventare il modo migliore per andare avanti. Coordinare i silos disciplinari e riunire voci diverse è un risultato significativo in sé. Può essere un esempio per i leader del governo, del business e della società civile da seguire.
Quindi, dove andiamo da qui? Il nostro quadro analitico può aiutare i paesi a capire quali SDG beneficiano di altri e quelli che non lo fanno. Con questo, i responsabili politici possono dare priorità agli obiettivi e agli investimenti; mappare le risorse esistenti e individuare le lacune di bilancio; e istituire meccanismi per la condivisione di dati e informazioni attraverso i settori.
Più in generale, ogni paese dovrà controllare il suo progresso verso ogni SDG e rivedere il suo approccio se necessario. Ciò richiederà diligenza da tutti i responsabili politici. Ma il potenziale ritorno sugli investimenti, non di meno un pianeta migliore per le generazioni a venire, è enorme.
Resta da vedere se la scienza veramente salverà il mondo. Ma una cosa che sappiamo è che gli scienziati ci possono indicare nella giusta direzione.
Note:
[*] SDGs: Suistanable Development Goals (Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile)
Davide Amerio
On-line dal 23-06-2017 questa pagina
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