Sono trascorsi tre giorni dalla pubblicazione della sentenza che ha visto il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, annullare di fatto la precedente, del TAR Sicilia, che dichiarava “abusivo” il MUOS, in quanto costruito in assenza di autorizzazioni valide. Ma non si sono ancora spente le reazioni da parte di Associazioni, Legali e Comitati No Muos.
E mentre i Legali si preparano alle prossime azioni per contrastare le ultime decisioni assunte dal CGA (ricordiamo che rimane comunque persistente il sequestro ordinato dalla Procura di Caltagirone e convalidato dalla Corte di Cassazione), è di oggi il comunicato ufficiale dell’ Ass. Movimento No Muos Sicilia, una delle parti in causa nel giudizio che ha visto contrapposti il Ministero della Difesa e i “nomuos”.
L’Associazione, senza mezzi termini, si dice sconcertata da una sentenza che insinua “forti dubbi sulla indipendenza e onestà intellettuale” di quanti si sono ritrovati a giudicare.
“Sconcerta e desta scalpore – afferma l’Associazione – la recente decisione del Cga di Palermo riguardo alla questione MUOS. A quanto pare, le associazioni ambientaliste non hanno diritto di occuparsi di ambiente. Questo abbiamo appreso dalla sentenza dei giudici del CGA che, sulla stampella di cavilli da “azzeccagarbugli”, hanno deciso che il Movimento No MUOS Sicilia e Legambiente Sicilia non hanno diritto a far valere le proprie ragioni in sede legale. Punto.
Che il collegio di verificazione contasse tre membri nominati da una delle parti in causa, che i dati sulle antenne fossero forniti dalla stessa parte in causa, senza possibilità di verifica dell’altra parte, invece, è stato ritenuto dagli stessi, del tutto NORMALE. Ci perdonino i signori giudici se nutriamo forti dubbi sulla loro indipendenza e onestà intellettuale.
Paradossalmente, però, tutto questo ci fa sorridere: se un governo e un sistema legale si riducono a tali bassezze pur di averla vinta, è solo perché sanno bene che abbiamo ragione. A tal proposito, teniamo a far presente che la lotta contro il sistema Muos e le antenne della USNavy di Niscemi continua imperterrita e che non sarà certamente la decisione truccata di chi bara, a farci retrocedere di un passo dai nostri propositi.
Avremo modo di parlarne alla prossima manifestazione e in tribunale, un altro tribunale.”
Ma anche il mondo politico, ha fatto sentire la propria voce attraverso i deputati parlamentari del M5S Gianluca Rizzo e Francesco Cappello, i quali hanno voluto sintetizzare la loro posizione di fronte ad una sentenza “che lascia l’amaro in bocca al popolo siciliano che protesta contro l’installazione americana”
ed in un comunicato stampa di fuoco i due politici (insieme al candidato sindaco per Caltagirone Giulio Sinatra), hanno dichiarato che il “Muos è un abuso di Stato”.
“Per noi resterà sempre un abuso di Stato – affermano i deputati pentastellati – quello perpetrato nei confronti della popolazione siciliana da burocrati al servizio dell’alleato americano. Ora ci aspettiamo che il processo penale che si aprirà il prossimo 20 maggio, possa ridefinire le responsabilità ed accertare la sussistenza di colpevolezza tra chi, invece di proteggere la popolazione locale, mantiene un comportamento di sudditanza verso chi vede la Sicilia avamposto di guerra”.
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