Autore
Sophia Ungerland
La musica aspetta te: ecco lo slogan che riassume la nuova edizione – la ventiduesima – del Viotti Festival di Vercelli, stagione concertistica organizzata dalla Camerata Ducale. Un’edizione che parte con lo spirito, espresso proprio dalla frase la musica aspetta te, di mettere al centro lo spettatore, coinvolgendolo e andando incontro ai suoi gusti, alle sue esigenze, alle sue aspettative. Questo si esprime attraverso la presenza in ogni concerto di almeno uno dei brani “classici” più conosciuti e apprezzati, quelli che ogni amante della musica vorrebbe ascoltare e riascoltare, quelli che meglio esprimono il senso profondo ed eterno di quest’arte. Una ideale playlist, dunque, che nasce dal desiderio di non “imporre” dall’alto le scelte artistiche, bensì di farle nascere dal pubblico, da quel pubblico che ormai il Festival, in oltre un ventennio di programmazione, ha imparato a conoscere e con il quale si è creato nel tempo un legame davvero unico.
Una scelta che non contraddice, anzi rafforza gli obiettivi fondamentali della rassegna vercellese: il rigore storico e filologico, la presenza di vere star del panorama internazionale, l’esplorazione di sempre nuove forme espressive, il dialogo con le altre arti, la scoperta incessante di giovani talenti. Un punto, quest’ultimo, molto caro al Viotti Festival, tanto che anche in questa XXII edizione il concerto di presentazione sarà affidato alla Camerata Ducale Junior, ossia alla formazione under 19 della Camerata Ducale. Il concerto di sabato 26 ottobre (Chiesa di S. Cristoforo a Vercelli, ore 21.00, ingresso libero) sarà quindi una ricca apertura della mini-stagione – cinque appuntamenti – che la Camerata Ducale Junior presenterà in cartellone, avviandosi a replicare il clamoroso successo degli anni precedenti. Un successo che, partendo da Vercelli, sta portando questa orchestra di giovanissimi ad essere richiesta e acclamata in tutta Italia.
Da qui prenderà il via una stagione concertistica particolarmente ricca e articolata, fitta di appuntamenti di altissimo livello.
Prima di tutto, proseguiranno i progetti musicali avviati nelle passate edizioni, affiancati da importanti novità a comporre un quadro quanto mai interessante e variegato. E, per iniziare, non si può non mettere in evidenza la fondamentale ricorrenza nel 2020 del 250° anniversario della nascita di Beethoven, la quale produrrà in tutto il mondo un vastissimo fiorire di iniziative. Il Viotti Festival è addirittura partito in anticipo, preparando fin dalla scorsa stagione questo evento. Naturale, dunque, trovare oggi in cartellone il proseguimento dell’Integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven, affidato a Filippo Gamba, dell’Integrale dei quartetti per archi, con protagonista il Quartetto Adorno, e la grande novità dei Trii per archi sempre di Beethoven, eseguiti dall’eccellente Trio Metamorphosi. Ma il Viotti Festival riserverà ampio spazio anche al sommo J.S. Bach, con il proseguimento dell’Integrale delle partite e sonate, interpretate dal violino del grande Pavel Berman, e con la novità dell’Integrale delle sonate per violino e tastiera, che porterà sul palcoscenico del Teatro Civico un duo d’eccezione come quello composto da Guido Rimonda, solista residente del Festival, e Ramin Bahrami. Per concludere in bellezza con la seconda parte del Progetto Haydn, portato in scena ancora da Guido Rimonda insieme al prestigioso duo composto da Maurizio Baglini e Silvia Chiesa.
Intorno a questi progetti si svilupperà tutta una serie di appuntamenti con solisti di livello mondiale. Come il mandolinista Avi Avital, già acclamato dal pubblico del Festival, l’appuntamento di aprile con Guido Rimonda che con il suo amato Stradivari trasformerà le ardite prove di virtuosismo in “melodie cantabili” e “recitativi”, il concerto di Massimo Viazzo insieme al Ducale Wind Quartet, e il già citato ritorno di Pavel Berman. Ma molte saranno anche le prime esibizioni al Civico: attesissime quelle di Sergej Nakariakov, il virtuoso di tromba e del talento del violino Emmanuel Tjeknavorian.
Via libera, poi, al crossover, al dialogo con altre arti e, naturalmente, al divertimento. Aspetto, quest’ultimo, che sarà garantito dalla presenza di Elio (già leader de Elio e le Storie Tese) nei panni di voce narrante in Pierino e il lupo di Prokofief, dall’irresistibile contaminazione di un quartetto richiesto in tutto il mondo come Janoska Ensemble e dall’incontro con il teatro, rappresentato quest’anno da uno spettacolo spumeggiante come Vivaldi in Paradiso, scritto e interpretato dall’ironico e inesauribile Giovanni Mongiano.
Ma questi appuntamenti musicali non esauriscono certo il cartellone del XXII Viotti Festival. Colonna portante della rassegna, infatti, restano i giovani musicisti, ai quali è dedicato ampio spazio, visto anche l’importante gradimento mostrato dal pubblico nelle scorse edizioni.
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Il Viotti Festival è sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, la
Regione Piemonte, il Comune di Vercelli, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT,
la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la COOP oltre ad un prestigioso pool di altri
sponsor privati e in collaborazione con importanti media partner.
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Prossimo appuntamento:
Sabato 26 Ottobre 2019 (ore 21)
Chiesa di S. Cristoforo – Vercelli
Ingresso libero
Programma
W.A. Mozart – Adagio e fuga in do minore
F. Mendelssohn – Sinfonia n.7
M. Bruch – Romanza per viola
E. Elgar – Salut d'amour
Maestro preparatore, Alfredo Zamarra
Camerata Ducale Junior
Leonardo Taio, viola solista
L'articolo Sabato 26 ottobre arriva a Vercelli la XXII edizione del Viotti Festival proviene da Quotidiano Piemontese.
Sophia Ungerland
On-line dal 26-10-2019 questa pagina
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