Al termine di un lavoro durato quasi due anni, Profumo di Resina, il romanzo di Fabrizio Arietti trasformato in film dal regista Luigi Cantone, arriva nelle sale cinematografiche valsusine, ed è subito un gran successo.
L’altra sera, al cinema auditorium Magetto di Almese, la prima proiezione. Presenti quasi tutte le 200 comparse che hanno collaborato alla realizzazione del film. Il regista, l’autore, gli organizzatori e alcune autorità in rappresentanza delle istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione del film. La serata è stata presentata da Massimo Chianello.
L’opera (di cui avevamo già parlato QUI) ha rappresentato un momento di unità dei Valsusini; in molti hanno contribuito, a vario titolo, alla realizzazione. La lista dei contributi, in elenco alla fine del film, è lunghissima.
Ma sono state sopratutto loro, le comparse, le protagoniste della serata. Tanti cittadini della valle che si sono prestati a ricoprire il ruolo dei numerosi personaggi del film, insieme ad alcuni attori di provata esperienza. Moltissimi gli applausi.
Il film raccoglie generose e poetiche immagini della Val Susa, tra cui Venaus e Monpantero. In particolare la troupe è riuscita a ottenere il permesso per filmare alcune scene all’interno della diga del Moncenisio, potendo approfittare della fortunata coincidenza dello svuotamento della stessa. Fatto che avviene ogni 20 anni.
Altre riprese sono state realizzate a Firenze e Sanremo. La storia è romantica; un racconto di speranza che inizia verso la fine dell’800 e si snoda tra le pieghe della II guerra mondiale vissuta tra le truppe italiane in stazionamento al Moncenisio. Insomma un film che merita di essere visto per apprezzare lo sforzo e l’impegno di quanti hanno contribuito alla sua realizzazione. Non mancano i momenti di commozione offerti dalla storia.
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