Dell’obesità si parla molto, come una delle problematiche più gravi che affliggono il nostro tempo. Se fino a qualche decennio fa però si additavano gli Stati Uniti come principale “responsabile” del problema, addossando molte delle colpe ai grandi colossi di fast food, alle catene di ristoranti e alla vendita incontrollata di bevande e cibi iper-calorici, oggi i confini di questo serissimo problema sanitario sono decisamente meno definiti. Si è infatti da poco stimato che di obesità è affetto oggi il 30% della popolazione, ovvero circa 2 miliardi di persone nel mondo.A parte i numeri sicuramente sconcertanti, quello che però preoccupa di più sarebbe l’ammontare economico delle spese di cui i sistemi sanitari si fanno carico per affrontare il tema, che avrebbe ormai assunto le proprozioni di una vera e propria piaga economica per la collettività. L’obesità è un costo sociale dalle proporzioni astronomiche, pari al 2,8 % del Pil mondiale. Il problema ha già raggiunto queste proporzioni ma entro il 2030 potrebbe anche peggiorare, se non affrontato con i mezzi adeguati, e il numero di persone sovrappeso o obese allargarsi al 50% sull’intera popolazione mondiale.
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