Lo stanzone misterioso “scoperto” nei giorni scorsi sotto Palazzo Carignano a Torino (ora al centro di inevitabili polemiche) è quello che vedete nella foto. La questione era stata infatti sollevata già lo scorso maggio da un articolo di Torino Storia (cui appartiene la foto) che ripercorreva le vicende di questo spazio enorme e mai nemmeno inaugurato.
Il salone dimenticato è immenso, ha le stesse dimensioni del cortile. Era stato voluto dalla Regione Piemonte per dotare Palazzo Carignano di una sala polifunzionale/teatro, a servizio del Museo del Risorgimento e della città, capace di ospitare trecento persone sedute e più del doppio in piedi. Quattro eleganti colonne vi reggono soffitti alti 5,50 metri, decorano uno spazio di duemila metri quadrati, un ambiente che oggi potrebbe essere paragonato al padiglione sotterraneo del rinnovato Museo Egizio. Il progetto risale al 1985. Il professor Andrea Bruno, progettista di fama mondiale, applicò al recupero complessivo dell’edificio la filosofia che ispira molti suoi lavori: portare a funzione nuova gli edifici antichi, rispettandone la storia e la memoria.
I lavori si protrassero dal 1987 al 1994: venne scoperchiato il cortile, si scavò fino a una profondità di 11 metri. La struttura sotterrane prese forma su due piani sovrapposti: il più profondo per i servizi tecnici e la centrale termica di Palazzo Carignano, quello sovrastante per il salone polivalente.
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