Dal 5 ottobre al 2 dicembre Torino ospita EstOvest Festival il tradizionale appuntamento autunnale con la musica classica contemporanea. Il Festival, promosso dall’Associazione Ensemble Xenia, quest’anno diventa maggiorenne: un traguardo significativo per una iniziativa che ha saputo crescere negli anni diventando un punto di riferimento a livello nazionale per i cultori del settore. Non solo: il festival, grazie a un programma sempre trasversale e interdisciplinare è riuscito ad avvicinare il grande pubblico a un genere prevalentemente considerato “di nicchia”.
“Sin dalla prima edizione – spiega la presidente dall’Associazione Ensemble Xenia – EstOvest ha rispecchiato l’evoluzione della musica contemporanea facendo conoscere a Torino compositori espressione delle più diverse culture musicali del nostro tempo e alcuni dei migliori interpreti della scena nazionale e internazionale. Se nel corso degli anni il pubblico è cresciuto e ci segue anche a fronte di proposte insolite, è soprattutto grazie alla collaborazione e all’impegno delle istituzioni culturali e dei partner che condividono questo nostro percorso.
EstOvest è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) nell’ambito dell’edizione 2019 del bando “Performing Arts”. Con questo festival, l’Associazione Ensemble Xenia è entrata a far parte di PERFORMING +, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
L’iniziativa, sostenuta anche dalla Regione Piemonte e patrocinata dalla Città di Torino, rinnova per il secondo anno consecutivo la collaborazione con il Festival genovese Le Strade del Suono promosso dall’Associazione culturale il Gioco dell’Arte. L’ampio e condiviso progetto artistico metterà al centro delle due iniziative il tema del Silenzio. Tamburi di Latta e Nuovi silenzi sono i titoli dei due filoni attraverso cui ciascun festival traccerà il proprio percorso musicale.
Il festival quest’anno aumenta la programmazione: gli appuntamenti saranno infatti 27 distribuiti nell’arco temporale di due mesi e spazieranno fra concerti, produzioni esclusive, spettacoli, prime esecuzioni e incontri che partendo dalla musica esploreranno altre discipline artistiche come la danza, l’arte e la letteratura in una commistione all’insegna della fluidità e della continuità.
Gli episodi del Festival, come di consueto, saranno ospitati dai più prestigiosi luoghi della cultura torinese: Museo Ettore Fico, Castello di Rivoli, Museo Egizio, Polo del ‘900 tra gli altri, ma si spingeranno oltre i confini cittadini toccando ll teatro Giacosa di Ivrea, l’Accademia di Musica di Pinerolo, le Langhe di Castino e Clavesana, lo spazio Kor di Asti, i castelli della Manta e di Masino fino a spostarsi in territorio Ligure con gli appuntamenti in co-produzione con i partner genovesi.
Il Festival inaugura il 5 ottobre al Museo Ettore Fico di Torino con Sublimation, un programma concepito attorno all’idea della sospensione, dell’equilibrio e del delicato passaggio da una condizione di quiete ad una di movimento. Protagonisti della serata i musicisti di NEXT-New Ensemble Xenia Turin e l’Ensemble Linea, prestigiosa compagine francese dedita alla produzione musicale contemporanea che si esibirà per la prima volta a Torino.
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