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Redazione Quotidiano Piemontese
Approvato quest’oggi dal Consiglio regionale del Piemonte il nuovo Piano Regionale di Qualità dell’Aria (PRQA), il documento programmatico che definisce i principi e gli obiettivi su cui in futuro dovranno convergere tutti i provvedimenti che avranno impatto diretto o indiretto sulla qualità dell’aria. L’obiettivo, da perseguire attraverso la messa in atto di 47 misure legate ad ambiti diversi, è quello di portare alla drastica riduzione delle emissioni in atmosfera dei principali inquinanti, primi tra tutti le polveri sottili (PM10 e PM2,5) e il biossido di azoto.
Un percorso avviato nel 2015 dalla Giunta guidata da Sergio Chiamparino, con l’approvazione della prima delibera che definiva i contenuti e il contesto programmatico, nonché il quadro ambientale, su cui si è elaborata la prima proposta di Piano; quest’ultima adottata dalla Giunta regionale due anni dopo, nel giugno del 2017.
Nel frattempo, l’Assessorato all’Ambiente della Regione, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, ha svolto una consultazione on-line tra i cittadini, al fine di accogliere i pareri, le indicazioni e le informazioni utili a redigere la proposta di Piano nell’ottica di una strategia partecipata.
Prima di essere adottato dalla Giunta regionale, il Piano è stato sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS), volta a definire la portata reale dell’impatto che il provvedimento avrà sull’ambiente, secondo quando definito dalla normativa europea e nazionale. L’intenzione è stata quella di contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Direttiva 2008/50/CE in materia di qualità dell’aria, in coerenza con quanto definito dall’Agenda 2030 dell’ONU nonché dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata dal CIPE nel dicembre del 2017.
La proposta di Piano Regionale della Qualità dell’Aria, adottata dalla Giunta nel novembre del 2018, è stata in seguito trasmessa alla Commissione Ambiente del Consiglio regionale e, successivamente, alla Conferenza delle Autonomie Locali per l’acquisizione dei pareri di competenza.
“Oggi il Consiglio regionale ha approvato il documento strategico che guiderà le politiche future sulla qualità dell’aria. Si tratta del frutto di un lavoro enorme che ha visto impegnato, non solamente l’Assessorato all’ambiente, ma tutte le strutture regionali coinvolte, più o meno direttamente, nelle problematiche inerenti la qualità dell’aria che respiriamo – afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – Già da tempo, la Giunta regionale ha adottato provvedimenti che rispondono ai principi del Piano, quali ad esempio le delibere di attuazione dell’accordo tra le Regioni dell’area padana e il Ministero dell’Ambiente. Solamente da oggi, tuttavia, il Piemonte si è dotato di uno strumento in grado di guidare, in modo omogeneo, la politica regionale di contrasto alle emissioni nocive in atmosfera e ai cambiamenti climatici in atto”.
Il Piano parte con l’analizzare lo stato della qualità dell’aria del Piemonte, valutando le concentrazioni degli inquinanti al fine di identificare le porzioni di territorio oggetto di superamento dei limiti, e individuando inoltre le fonti emissive di sostanze nocive. Vengono successivamente definite 47 misure di intervento, relative ad ambiti diversi, finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria: 22 in materia di trasporti, 9 in ambito di energia, 5 per l’industria, 5 per l’agricoltura, 2 relative alla riqualificazione urbana e 4 concernenti la comunicazione. Tra i principali interventi figurano:
AGRICOLTURA
ENERGIA E INDUSTRIA
TRASPORTI
RIQUALIFICAZIONE URBANA
COMUNICAZIONE
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