Un’installazione di specchi intorno ai quali il pubblico si aggirerà senza una postazione prestabilita, osservandomi e osservandosi, ricevendo, attraverso azioni fisiche, immagini reali o fotografiche e video, musiche e testi, una serie di testimonianze del primo contatto che ha messo in moto tutto il processo di osservazione: l’immagine di me con tutto ciò che evoca fino all’estremo.
Una situazione dove apparentemente si è rinchiusi, anche se nessuna corda, nessun lucchetto impediscono il passaggio attraverso una barriera in cui io sono il mio nemico e il mio salvatore.
Una seconda dimensione in cui qualcuno assiste impunemente a tutto ciò che succede.
Una relazione/non relazione tra chi è fuori e chi è dentro, esplorando in questa condizione le diverse possibilità di rapporto.
Come nella vita, dove in ogni istante si incontra qualcuno e, immediatamente, per prima cosa, si cerca di capire se sarà dalla nostra parte, oppure no.
E’ il percorso di riconoscimento e misconoscimento che ho sperimentato nella ricerca iniziale mettendo in parallelo la ricerca interiore e l’esibizione esteriore. In questa parte l’auto-osservazione è portata fino alla ricerca del confronto interiore, fino a mettere in mostra quelle parti che molto spesso si occultano anche a se stessi; preferendo di solito esporre solo il meglio di sé (o quello che si presume sia il meglio…)
Tenterò di raccontare questo percorso di identificazione e di tentativo di distacco. Cercando di “liberare” i miei mostri, le pulsioni normalmente trattenute con disciplina sociale; ma anche provando a capire che direzione darmi dopo l’osservazione di tutto ciò.
La parola chiave è SCORGERSI.
“Un pensiero non può guidare l’intero organismo dell’attore
in modo fecondo. Senza impegno il suo organismo cessa di vivere,
i suoi impulsi diventano superficiali. L’attore non dovrebbe servirsi
del suo organismo per illustrare un <movimento dell’anima>,
egli dovrebbe compiere questo movimento con il suo organismo”
J. Grotowskij
ASSOCIAZIONE FORMALIBERA
Prodotto, diretto e interpretato da Tony D’Agruma
Installazioni: Agostino Nardella
Fonica e montaggio audio: Riccardo Di Gianni
Video: Martino Cipriani
Fotografie: Tony D’Agruma
Musiche: Coil, Antony and the Johnsons, Fennesz,
Steve Hillage & Miquette Giraudy, Current 93, Hyperborea
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