Sabato 7 aprile ore 21.00 Disegno luci Claudio Procaccio Costumi Lucrezia Tritone e Sara Ciaravolo
Il nuovo folle, spregiudicato, esilarante show della Rimbamband, nel quale i cinque musicisti in perenne disaccordo armonico tra loro sono alle prese con il cinema e la sua magia. Il grande cinema, Hollywood, la Mecca dei sogni, il punto d’arrivo di una vita, il successo che ti rende immortale, il fascino della sala buia e del grande schermo.
Un sogno per la Rimbamband! Allora, fiato alle trombe! Che lo spettacolo inizi.
Il pubblico viene preso per mano e condotto in un viaggio imprevedibile e dissacrante, in un “road music movie” tra i generi cinematografici più disparati, dal western al cartoon, dal giallo alla commedia, che vengono mixati, frullati e distorti con spregiudicata creatività. Un gioco perpetuo che, partendo dalle colonne sonore più famose, si nutre di straordinari virtuosismi, citazioni e un’enorme dose di fantasia.
È il grande cinema, visto attraverso uno specchio deformante. Che fa ridere, tanto ridere. «Non è la realtà che conta in un film, ma quello che l’immaginazione può fare» – diceva il grande Charlie Chaplin – preparatevi a entrare in “Note da Oscar”, un grande luna park dell’immaginazione: qui, sognare ad occhi aperti, è ancora possibile.
Quando ci chiedono cosa sia la Rimbamband siamo sempre un po’ in difficoltà, credeteci. In passato rispondevamo in svariati modi: «La Rimbamband usa il linguaggio della musica a supporto di un contenuto comico»; «È la musica che si dilata e che si fa guardare, oltre che ascoltare»; e ancora: “La Rimbamband racconta la musica nel suo aspetto più folle e
surreale”. Tutto vero e condivisibile, ok! Ma mancava qualcosa. Ci rendevamo conto che davanti a tali definizioni la gente rimaneva sempre un po’ interdetta, con stampata in volto la tipica espressione, del tipo «non ho capito una mazza!». Poi abbiamo capito. Mancava un’anima. L’anima! Ecco cosa mancava… l’anima.
Quella che di giorno non riesce a far sentire la sua voce perché messa a tacere da tutto ciò che è normale, ma che di notte si ribella e timidamente comincia a cantare, impedendoti di dormire. Canta lo swing quell’anima. Poi incalza, vince la timidezza e balla, balla il tip tap; ed è fuori di testa perché è un’anima e la testa non ce l’ha. Ha semplicemente una gran voglia di giocare! Gio-ca-re! Giocare alla vita e raccontarla giocando. E sapete chi sono questi cinque Rimbambini, un po’ Rimba e molto Bambini?
C’è un capobanda tenta in ogni modo di cantare, suonare e ballare il tip tap; in realtà tutte le sere cerca soprattutto di mantenere un po’ di disciplina sul palco, ma è un tentativo frustrante, tanto che ormai ha perso tutti i capelli. Assieme a lui, in scena, un batterista rumoroso e indisciplinato, che lascia sempre a casa la metà dei tamburi e alla fine non si sa mai con cosa riuscirà a suonare, un contrabbassista sognatore e stralunato e un sassofonista, che dopo tanti anni, è ancora convinto di essere in tour con la banda del suo paese. Neanche “Il Rosso”, il pianista, jazzman virtuoso e beniamino del capo, riesce a riequilibrare le sorti di questa band squinternata e inquietante. Siamo insieme dal 2006 e da allora mixiamo senza stancarci mai tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo. Musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante e servito con energia travolgente. Siamo cinque pestiferi e loschi figuri e… siamo stati dappertutto, ormai.
Regia:
Paolo Nani
Attori:
Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Vittorio Bruno, Francesco Pagliarulo, Nicolò Pantaleo
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