Siamo fatti della materia dei sogni William Shakespeare
Siamo fatti della stessa materia dei film Fata Delcine
Un delizioso cinema paradiso, ambientato però a teatro, nel lontano sud del mondo, a un passo tra realtà e immaginazione. Una bambina, la sua storia, i suoi sogni e sullo sfondo un atto d’amore verso l’antica arte del narrare.
Maria Margarita, l’interprete della vicenda narrata, in scena viene sdoppiata per essere ancora più unica. La incontriamo adulta, ormai guida turistica di un villaggio fantasma nella pampa del salnitro. Ma la incontriamo anche giovane e fresca nel tempo in cui quel villaggio era la vita. Una vita povera e ricca al tempo stesso. Povera nella sussistenza ma ricca nella fantasia. Stimolo a quest’ultima, e unico sollievo alla durezza del sole e al lavoro nelle miniere, la sala di proiezione. Il cinema del paese, col suo fascio di luce e le migliaia di fotogrammi che aprivano davvero il mondo oltre l’aspro del deserto.
Fata Delcine (nome d’arte, come si conviene a ogni grande artista), una bambina dalla stupefacente fantasia, che ha come dono una straordinaria bravura nel raccontare. Le sue parole inchiodano alle sedie il pubblico che assiepa la sua piccola casa. Ecco allora che vecchi e invalidi in paese la chiamano, per “ascoltare” un bel film. Le sue narrazioni li strappano da quel nulla che è il deserto e, fosse anche per un solo momento, li trasportano verso mondi meravigliosi.
Una storia dalla grande forza evocativa come nella migliore tradizione letteraria latinoamericana, fatta di sentimenti avvolgenti e di una comunità unita intorno alla magia del cinema… incantesimo pronto a svanire all’arrivo della “scatola magica”.
30 luglio, 2013 - 21:15 Piazza Sforzini - Piazza del Comune, Cavour - in caso di mal tempo sotto l'Ala
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