Jimmy Rivoltella con colla, acqua ed un collage ha trasformato Cascina Albano nella prima cantina di Barbaresco caratterizzata da una meravigliosa opera di Street Art al suo interno. L’opera rappresenta il terzo capitolo del percorso Divini Devoti, progetto decennale che verrà mostrato nella sua interezza per la prima volta proprio a Barbaresco, tra le mura di Cascina Albano.
Il primo atto: Dimore è la sua infanzia, vissuta in una continua agitazione interiore davanti ai fenomeni della natura. Osservando, per esempio, gli strati dei collage, c’è il «tempo pietrificato», cose che gli suscitano in lui l’impressione che i tempi passati non sono mai irrevocabilmente fuggiti, ma che dormono soltanto, come tanti strati uno sull’altro, e che in qualsiasi momento il tempo può svegliarsi e tornare di nuovo vivo. Il passato non è passato, questa è la sensazione più evidente che sovviene osservando le opere di Jimmy. Si percepisce la realtà vischiosa del passato e cresce la sensazione di eternità. In Dimore l’immagine del soggetto è il punto centrale (anche nella collocazione) dell’opera, attorniato da oggetti, segni, tracce, spesso inanimati.
Nel secondo atto: La Pazienza dell’acqua il rapporto centro-periferia si è fatto più labile: le immagini di persone – un’umanità molto più presente che in passato – e i segni oggettuali si affollano e si sovrappongono gli uni agli altri. Solo alla fine arriva la figura protagonista, andando a creare, con gli elementi che la precedono “possibilità semantiche delle immagini senza sottometterle ad indicazioni narrative predeterminate”. Mentre nel primo Rivoltella l’artista suggeriva percorsi (anche se non detti), ne la pazienza dell’acqua l’artista si fa medium per rivelare storie che si costruiscono da sé con una voce più forte, esplicita, autonoma. Oggi lo spettatore non è che non abbia più spazio interpretativo, l’opera ha sempre bisogno di lui per rivelarsi, per raccontarsi. Ci muoviamo tuttavia in un ambito diverso: non tanto di aspetti e collegamenti inconsci, ma di legami psicologici e relazionali, con una narrazione appunto che lo spettatore può collocare nel passato, presente o futuro della figura protagonista.
Chi guarda le opere di Jimmy oggi fa esperienza come di un flash back cinematografico: in pochi istanti i passi salienti di una vita sono raccontati e sottolineati, in sintesi. Ne deriva quindi un passaggio di poetica dal surreale al reale.
Nel terzo ed ultimo atto: Tornerà la Neve (avrà luce nel 2016) si arriva al “materiale”. Se in passato i protagonisti dell’arte di Jimmy erano inseriti in rappresentazioni a volte oniriche, ironiche, spesso sospese, talvolta inquietanti, dai toni sempre tenui, calibrati e successivamente irrompe l’umanità, spesso dolorante e problematica, e si avvia un viaggio più profondo nell’intreccio di storie, relazioni, incontri, oggi i suoi “attori” si riprendono la scena a loro cara. I muri di casa, da dove tutto è partito diventano il punto di attracco. E’ giunto il momento del ritorno. Le foto dei bimbi, uomini e donne, appaiono quindi attraverso una soluzione visiva continua e vanno ad inserirsi all’interno dello spazio di lavoro per mezzo di un costante equilibrio cromatico.
Quest’ultimo progetto vede quindi JR andare ad inserirsi all’interno del tessuto architettonico locale raccogliendo il materiale fotografico direttamente dagli archivi di famiglia l’autore va a sviluppare una intensa serie di installazioni in grado di ben canalizzare gli stimoli emotivi e percettivi della struttura.
Il progetto Divini Devoti sarà esposto in cantina dal 16 Maggio al 16 Giugno 2015.
In questo mese Cascina Albano sarà aperta tutti i giorni per farvi entrare nel mondo del vino e delle opere di JR.
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