Mostra Fotografica di Emanuele Pensavalle:
gli IRREALI di Cavallerizza oltre 200 scatti in mostra ci fanno rivivere i 5 anni di occupazione
Presso Casa Museo Zonarosato via Exilles 84, Torino, int. cortile
Apertura Straordinaria: Giovedì 7 ottobre dalle ore 18:00 alle 20.30 Finissage: Domenica 10 Ottobre dalle ore 16:00
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“Anni formidabili quelli dell’Occupazione della Cavallerizza Reale.
Anni in cui tutte le arti hanno avuto un’occasione irripetibile per esprimersi liberamente in qualunque direzione.
Anni che è stato doveroso documentare negli eventi e nei personaggi, nelle amicizie e negli amori, perché sono stati anni che hanno lasciato per sempre una traccia indelebile nella storia di Torino.
Spettacoli di teatro, giocoleria, grandi mostre di arte contemporanea, melting pot di artisti e di gente comune, di idee e di cultura.”
Emanuele Pensavalle
La Cavallerizza Reale è la storia di un grande, struggente ed indelebile amore. Emozione indicibile corrisposta da ogni mattone, squarcio di luce e rampa di scale dalla più maestosa e insieme ospitale residenza reale della città di Torino.
Sentimento che trionfa su ogni compromesso minore, è passato, origine e insieme direzione. Inciampo alle false convinzioni su cosa sia vero, al credo in esperienze di convivenza superiori solo per ignoranza del bene, totale e comune. Cavallerizza è resistenza, dietro alle barricate del sé difende il bello davvero del e se, insieme.
L’arte in Cavallerizza è gioia, espressione ardita ed incrollabile della caduca fragilità della vita tanto più se d’artista. Chi ha vissuto l’esperienza dell’occupazione non può tornare indietro. Chi dopo lo sgombero ha abbandonato l’intento di salvare il Patrimonio umano che si erge in via Verdi, ha dimenticato il motivo per cui Cavallerizza lo ha fatto grande: salvare la bellezza della poesia. Chi, a favore della comodità di una vita senza energia e lieto fine, preferisce curare il proprio orto invece di dedicarsi alla Natura, è stato un testimone del magnifico, e lo ha perduto. Ha perduto sé stesso e i compagni di una lotta condotta con la pace di essere donne e uomini liberi, quindi instabili ma uniti dalla potenza di un’unica intenzione capace di elevare l’anima.
Gli scatti di Emanuele Pensavalle risalgono ai tempi dell’occupazione artistica. Quando fiumi di artiste ed artisti, insieme alla cittadinanza, creavano correnti vorticose attraverso gli spazi di Cavallerizza, producendo idee, opere, intenzioni, azioni e contrasti prolifici di ragioni opposte intente a conciliarsi nel bene comune. Sono immagini di un paradiso perduto per chi si limita a rimpiangerlo. Una raccolta di istantanee di un tempo che si è dissolto nelle ansie del presente individualista e senza prospettiva per le generazioni a venire. L’arte contemporanea è attivismo, lotta senza frontiere. Colei o colui che voglia esprimere bellezza senza prendersi la responsabilità del futuro collettivo non è un vero o una vera artista. Siamo nati in un’epoca di svolta: da una parte la fine della vita, anche della bellezza, dall’altra la rivoluzione in nome di un destino felice per ogni abitante della Terra. Se ci sottraiamo alla lotta non solo perdiamo ma non avremo dato nessun contributo alla cultura nel senso di elevazione spirituale a favore della Verità che è l’unico antidoto alla rovina.
Emanuele Pensavalle pur non dichiarandosi un artista, con questo contributo scrive una pagina importante per la storia del collettivo Assemblea Cavallerizza 14:45: testimonia il compiuto e mette dei punti di sospensione per il futuro della comunità artistica, ormai dispersa nell’incertezza in cui la costringe una politica vile e prostrata all’interesse contingente della cassa a scapito dell’interesse autentico per la cittadinanza. Amministrazione cieca al valore illimitato che il nostro polo culturale è capace di offrire per un guadagno sicuro per tutte e tutti in un vicinissimo futuro dove il sapere è l’unica ricchezza.
Emanuele Pensavalle testimonia l’arte in Cavallerizza al pari di come segue ogni evento, con caparbia e coerenza, della vita artistica della città di Torino. Dove sta la differenza? Queste foto sono identikit di fantasmi che hanno partecipato ad un sogno. Saranno le loro anime capaci di tornare dall’oblio della fine della speranza? Assemblea Cavallerizza 14:45 tornerà in via Verdi, presto, anzi, non è mai andata via. Saranno gli artisti capaci di ritrovare se stessi in quel sogno che presto sarà realtà inimmaginabile per stupore e grandezza? Saranno capaci di riconoscere in queste foto la luce che ora, nel loro essersi dispersi, si è ridotta ad un riflesso di ciò che li rendeva davvero vivi?
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