Beppe Fenoglio- I ventitré giorni della città di Alba
regia di
Peter Del Monte
introducono
lo storico Giovanni De Luna e
la direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio, Bianca Roagna
Lo storico Giovanni De Luna e Bianca Roagna, direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio, introducono lunedì 14 ottobre alle 18 la proiezione delle tre le puntate della serie “Il mestiere di raccontare” del 1973, dirette da Peter Del Monte, dedicate a Beppe Fenoglio. La proiezione, per la rassegna di materiale di archivio Rai Teche Archive Alive! è organizzata per ricordare l’esordio letterario di Fenoglio nel 1952 con la raccolta di racconti “I ventitré giorni della città di Alba”, per i Gettoni einaudiani, e gli 80 anni del singolare esperimento di autogoverno compiuto proprio ad Alba dai partigiani nel 1944.
Le storie della raccolta sono, per descriverle con le stesse parole di Fenoglio a Calvino “racconti di partigiani e di preti, di mendìchi, di paesani e di reduci, di suicidi e di piccoli pittori”. La prima di queste storie, che dà il titolo alla raccolta, racconta in maniera anticelebrativa la presa della città di Alba, il 10 ottobre del 1944, da parte delle formazioni autonome delle Langhe, che, non potendo contare sugli aiuti alleati, la riconsegnano alla Repubblica Sociale Italiana, il 2 novembre, dopo solo 23 giorni.
Il documentario di Del Monte tenta invece di ricostruire – attraverso la testimonianza di quanti lo hanno conosciuto – la personalità umana dello scrittore; il suo rapporto con la città di Alba; la sua partecipazione e il suo distacco dal mondo contadino delle Langhe; la sua formazione culturale: i libri e gli autori della sua mitologia, dagli autori inglesi come Melville e Lawrence a quelli italiani come Pavese e Vittorini. Un filmato che riesce a trasmettere la voce inconfondibile di un grande scrittore del Novecento che porta sulle Langhe l’epica antica di Omero e Virgilio, attraverso guerrieri perduti nelle inquietudini della modernità.
Rai Teche Archive Alive! è la rassegna che invita il pubblico a scoprire il grande archivio Rai. L’ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria scrivendo a mediateca.torino@rai.it.
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