Al momento ho avuto due occasioni di suonare alle OGR oltre la dimensione, le vibrazioni di quel posto, nato di presse e ruggine a forgiare dinosauri a vapore, carriponte a traslare colossi di metallo, danno già una certa energia.
La prima volta nel grezzo, come spesso piacevolmente mi accadde, con l'amico Gabro Jano, inconsapevolmente tralasciato in questo articolo della Stampa
nella descrizione del Traffic del 2013, il penultimo dove io e Cosmo eravamo i talenti locali come si evince dall'articolo, ma io senza Gabro sinceramente non sarei riuscito a regalare dei momenti così intensi
Il ritorno alle nuove OGR che già conoscevo, è stato altrettanto bello, anche se portare tutto uno spettacolo è diverso da portarne una pillola, poi gli Amici di Piero, sono solo talenti locali, quindi non ci si può sbagliare, è un esperienza.
cosa è cambiato dal 2013 ad oggi ?
Nulla rispetto a quello che è successo in un anno dal 2020 in questo ( come direbbero a Cuba ) periodo especial, e il ritrovarmi, grazie al progetto Black Mungo
con molti dei musicisti che mi hanno permesso in questi anni, in questa mia splendida città di sperimentare e confrontarmi dal vivo con il mio inconsueto strumento, mi ha regalato un momento ancora inclusivo, con il pubblico, con la musica, con la vita.
Un plauso, sicuramente va alla band e agli ospiti che sul progetto di Mungo si sono adagiati abbandonandosi alla corrente del fiume in piena, che loro conoscono da vicino.
Io l'ho visto con i miei occhi, come si può constatare vedendo " Sogna "
Un altro plauso ai ragazzi dei bauli, che già ce li stiamo dimenticando, bravissimi sotto l'egida di Rocco Robertazzo
a gestire set da venti minuti con cambi palco tipo Pit Stop, pazienza e precisione.
la volontà che ho visto mi dice che non ci faremo fermare.
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