Stefano Martino è nato a Torino, dove vive e lavora, nel 1970.
Gli anni’90, di cui Stefano Martino, con il suo spazialismo che coniuga, con grande originalità ed uno stile simbolico ed evocativo, passato remoto ed arcaico e futuro possibile, si aprono sotto la spinta di due opposte situazioni. Da un lato si tenta, e l’esperimento si rivelerà fallimentare non tanto sul piano teorico o su quello della qualità degli artisti selezionati, quanto rispetto agli esiti sul già sofferente mercato interno, di dare veste organizzata a quella nuova pittura già prepotentemente emersa nella seconda metà degli anni’80, dall’altro si preme il pedale dell’acceleratore su una situazione emergente e definibile, per comodità categoriale, “neoconcettuale”, in entrambi i casi rimescolando le carte ed assemblando insieme artisti diversi quanto a stile e solidità formale. Nella “pittura mediale”, sigla che venne usata come contenitore di esperienze spesso di qualità ma assai diverse tra loro, si mescolarono, senza particolare discrimine, artisti che proseguivano lungo la scia introdotta negli anni precedenti, ed altri che andavano virando verso una narrazione attenta ai valori della manualità, recuperata in dimensione talvolta quasi artigianale, e con lo sguardo rivolto ai territori del concettuale e, talvolta, dell’ibridazione tra pittura ed ambiente. L’altro versante stilistico detentore, negli anni’90, di indubbia centralità, pur tra numerose contraddizioni, è stato quello che, per comodità catalogatoria, si può definire “neoconcettuale”.
Opere presso il Museo d’Arte Urbana :
“Senza titolo”1995 (restauro nel 2010) via San Rocchetto 34 fronte Piazza Risorgimento
“Senza titolo” 2001, Galleria Campidoglio corso Svizzera 40
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