Performing arts e interazione sociale: questo il carattere della XXXI edizione del Festival Internazionale Differenti Sensazioni che si svolgerà, per le date in serale, da sabato 27 ottobre a sabato 10 novembre alle Officine Caos di Piazza Montale a Torino. Un festival storico a cura di Stalker Teatro con la direzione artistica di Gabriele Boccacini, che coniuga multidisciplinarietà e innovazione con i temi della diversità e dell’impegno sociale. Dodici appuntamenti di spettacolo, con diciotto compagnie ospiti dall'Italia e dall'estero, eventi collaterali e spettacoli in mattinata per le scuole (18, 19 e 23 ottobre h 10), ed un'anteprima il mercoledì 24 ottobre h 21 con Diesis Teatrango da Arezzo in Diario di un musicoterapeuta.
Sabato 27 ottobre ---
Da sabato 27 ottobre si entra nel vivo del Festival, già dalla mattina alle h 11.30 con l'incontro sulle esperienze e le politiche dei flussi migratori dal titolo Siamo tutti in viaggio. Diritto e valore alla mobilità”, con interventi di Monica Cerutti (Assessore della Regione Piemonte) e di Filippo Spanu (Assessore della Regione Autonoma della Sardegna). Incontro a cura dell'Associazione dei Sardi in Torino Antonio Gramsci, Stalker Teatro, Carovana SMI, Caritas di Torino e Cagliari, SardegnaTeatro, Fondazione Sardinia e Film Commission.
Alle h 18 di sabato 27, premiazione per il Premio Ruggero Bianchi e apertura della nuova edizione del concorso per la promozione della critica teatrale che offre l’opportunità a tutti gli spettatori di scrivere recensioni/osservazioni sugli spettacoli presentati durante la programmazione delle Officine CAOS. Segue l'installazione-performance Clips di Stalker Teatro e rinfresco.
Alle h 21 la compagnia tedesca Peculiar Man presenta The Man: la performance mostra l'incontro di due visioni artistiche che fanno confluire in una nuova soluzione le somiglianze e disparità. Peculiar Man è stato creato nel 2017 per produrre e diffondere il lavoro dei ballerini/coreografi Jan Möllmer e Narumi Saso (provenienti dalla Compagnia Folkwang Tanzstudio) per raccontare storie attraverso la danza e creare connessioni reali e potenti atte ad ispirare i giovani e sfidare le percezioni possibili della vita. A seguire h 22 Carovana SMI è in scena con C.Arte d’imbarco, una performance multidisciplinare con la regia di Ornella D'Agostino, attraverso la navigazione nella memoria, nel desiderio e nei sentimenti dei migranti asiatici e africani che risiedono nella provincia di Cagliari. L’associazione culturale Carovana SMI conduce progetti interdisciplinari di formazione, divulgazione, ricerca e produzione artistica nell’ambito di programmi di cooperazione internazionale, con l’intento di sviluppare un dibattito sul dialogo interculturale e contribuire alla diffusione della danza e dell’arte contemporanea nel Mediterraneo.
Giovedì 1° novembre ---
Il Festival prosegue la settimana successiva nella serata di giovedì primo novembre h 21 col Teatro dell'Ortica da Genova in Sintomatologia dell'Esistenza, spettacolo con la regia di Anna Solaro, realizzato insieme al gruppo Stranità, laboratorio nato nel 1997 che coinvolge alcuni pazienti psichiatrici in collaborazione con la Salute Mentale della ASL3 genovese. Lo spettacolo nasce dalla riflessione di porre al centro la persona, al di là del sintomo e della malattia, costruendo stili narrativi spontanei ed autobiografici che si intersecano con la partitura corporea, da sempre elemento di connotazione per il lavoro corale della compagnia/comunità.
Segue alle h 22 la performance di Cie Essevesse da Marsiglia con un approccio transdisciplinare essenziale nel processo artistico del coreografo Antonino Ceresia, la cui ricerca è condotta attraverso nuove tecniche; in ON/OFF è evidente il gioco tra l'individuo e lo spazio che lo circonda, mischiando illusioni ottiche, frammenti di memoria, ricordi, in un processo che porta a mettere in luce l'impercettibile.
Venerdì 2 novembre ---
Venerdì 2 novembre alle h 21 LiberamenteUnico e Barbara Altissimo presentano l'anteprima del progetto In Verdis, nato nel 2016 con l'intento di dedicare l'attenzione a comunità di disagio e disabilità giovanile. Il progetto è incentrato sulla parola “diversità” come aspetto caratterizzante, non ghettizzante, inteso quindi come valore aggiunto e termine di scambio, e porta in scena quindici giovani tra i diciotto ed i trent'anni.
Alle h 22 Amalia Franco da Taranto presenta Trittico. Lasciare andare con grazia opera per corpi danzanti e corpi inanimati. Il progetto della giovane autrice, attrice, danzatrice e costruttrice di maschere e marionette in cartapesta e termoplastica è stato selezionato per la rassegna Uffizi Live presso gli Uffizi di Firenze e dopo diverse residenze nazionali, presenta una composizione in tre quadri che dipinge la natura dei corpi liquidi, solidi e aeriformi nelle loro dinamiche di trasformazione. L'opera esplora la zona di confine tra il teatro di figura ed il teatro-danza.
Sabato 3 novembre ---
Ancora una giornata ricca di appuntamenti quella di sabato 3 novembre, dalle h 18 con la presentazione del libro “La poesia in esilio” di Claudio Lussi (Ed. Animanagramma) a cura di Marco Brunazzi, vice presidente dell’Istituto Salvemini/Polo del ‘900, e letture di Thomas Lussi e Adriana Rinaldi. Segue dibattito aperto al pubblico sul tema Amatori e professionisti nel campo dell’espressione artistica e della cultura.
Alle h 21 è in scena Drama Sound City, progetto e regia di Gabriele Boccacini, produzione Stalker Teatro. La performance in cui si intrecciano arte visiva e performativa, musica elettronica e pop sperimentale, conduce lo spettatore attraverso sei quadri visionari, scanditi da luci, azioni e suoni che compongono e scompongono geometrie della periferia cittadina come in un time-lapse che ne cattura le rapide trasformazioni, cogliendone i caratteri più solitari, notturni, enigmatici.
Alle h 22 Laboratori Permanenti da Sansepolcro (AR) propone lo spettacolo Le Sedie di Ionesco, ovvero l’impellenza di un messaggio che non arriverà. In scena Caterina Casini e Fabio Mangolini (con la regia di Giles Smith) sono due “vecchi” in attesa di ascolto, su un’isola raggiungibile solo in barca. Accanto ai protagonisti “le sedie” presenze indispensabili cariche di storie e rimembranze, segni del linguaggio destinati allo sguardo dello spettatore.
Mercoledì 7 novembre ---
Terza settimana di programmazione per Differenti Sensazioni e appuntamento a mercoledì 7 h 21 con Antonella Usai/NAD in Shivoham (ovvero “io sono Shiva”) ispirato al testo Nirvana Shatakam del filosofo indiano Shankara, riflessione danzata (stile bharatanatyam) sul tema del non dualismo e più in generale, sul significato di "Sat", traducibile come verità, realtà ma anche esistenza. In un'interazione costante tra narrazione, video e danza lo spettacolo invita a riflettere per ritrovare uno sguardo più lucido e forse un nuovo senso dell'esistenza.
Giovedì 8 novembre ---
Giovedì 8 Chille de la balanza da Firenze, presenta alle h 19 il libro “Pazzi di Liberta – Il teatro dei Chille a 40 anni dalla legge Basaglia” e mostra Stalker i Sognatori della Realtà, progetto realizzato da Stalker Teatro negli anni '80 negli ex ospedali psichiatrici di Collegno e di Firenze; alle h 21 lo spettacolo Lettera a una professoressa liberamente ispirato al libro-creazione collettiva degli allievi di Barbiana con la “regia” di Don Lorenzo Milani, una nuova edizione di uno degli spettacoli di punta della compagnia Chille de la balanza, arricchito dalle creazioni pittoriche in tempo reale di Monica Fabbri.
Venerdì 9 novembre ---
Nella serata di venerdì 9 h 21 La Capra Ballerina/Teatro del Lavoro (Pinerolo – To) con la regia di Damiano Privitera, presenta Preludes. Anatra, morte e tulipano in una stanza senza pareti con uno scarno letto, spazio surreale per raccontare una favola scritta per occhi di bambini ma che parla dell'innocenza e delle paure davanti all'ultimo viaggio. Quando l’anatra abbandonerà lo stagno, rimarrà il tulipano metafora e considerazione della naturale dolcezza dell'ineluttabile passaggio.
Alle h 22 ne La Chiave dell'Ascensore dal testo di Agota Kristóf, coproduzione Florian Metateatro-Accademia degli Artefatti per la regia di Fabrizio Arcuri, si presenta lo stretto margine che divide l’io e il tu di una coppia. Dal tono pacato della protagonista emerge la sua vera condizione: piegata, resa folle, scissa, conserva la volontà di essere un individuo. L’amore è anche volont
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