Venerdì 30 ottobre h 21:00
Sabato 31 ottobre doppia replica h 16:30 e h 21:00
STM in collaborazione con Compagnia della Rancia
Musica Tom Kitt
Libretto e liriche Brian Yorkey
Liriche italiane Andrea Ascari
Con Antonello Angiolillo, Francesca Taverni, Brian Boccuni, Luca Giacomelli Ferrarini, Laura Adriani, Renato Crudo
Scene Gabriele Moreschi
Supervisione artistica Saverio Marconi
Regia e adattamento Marco Iacomelli
PRIMA NAZIONALE
“Next to Normal” nasce nel 1998 come un workshop di 10 minuti dal titolo Feeling Electric; dieci anni dopo, il passo tra la prima rappresentazione Off e la consacrazione a Broadway è breve: lo spettacolo debutta al Booth Theatre nella primavera del 2009. La sua forza dirompente, moderna e innovativa è subito chiara quando – dopo ben 11 nomination – vince 3 premi ai Tony AwardsTM 2009. Nel 2010 vince anche il Premio Pulitzer, diventando così l’ottavo spettacolo musicale della storia a ricevere un premio tanto prestigioso.
“Next to Normal” presenta diverse peculiarità che sono una svolta, un punto di rottura, una rivoluzione nel mondo del Teatro Musicale: mette in scena un prodotto teatrale innovativo, che affronta temi talvolta distanti dalla tradizione italiana del genere.
“Next to Normal” accompagna gli spettatori nei meandri della mente umana: una tipica famiglia americana, in cui, a guardar bene, non c’è proprio nulla di normale. Tra un filo sottile di ironia e imprevedibili colpi di scena si fanno largo, con spiazzante modernità, temi che non ci aspetteremmo di trovare in uno spettacolo musicale “tradizionale”: disturbo bipolare, allucinazioni, elettroshock, psicofarmaci, lutti, suicidi – i cui effetti ricadono sulla vita quotidiana di genitori e figli – e il tentativo disperato di vivere una vita “quasi normale”, nonostante tutto.
I personaggi di “Next to Normal” – la famiglia Goodman, composta da una madre, un padre, due figli adolescenti, più gli psichiatri e il giovane Henry – si cimentano con la potente teatralità di una partitura musicale pluripremiata, esprimendo un’infinita gamma di sfumature emotive.
“Next to Normal” non è tratto da alcun libro o film di successo: è una drammaturgia pensata e scritta per il teatro.
“In un momento in cui l’arte del teatro è in profonda mutazione e sta riacquistando anche la parola perduta, questo spettacolo di parole e musica, ma che non è un musical, di azione e pensiero, di commedia e dramma, si pone al crocevia di un vasto quadro di linguaggi espressivi mescolati che danno alla fine un brillantissimo risultato sotto il profilo drammaturgico, scenografico, musicale, attoriale e guardando al pubblico giovane. Infatti Next to Normal appartiene al Futuro della scena ma tenendo presenti le virtù di un Grande Passato.” Maurizio Porro
NOTE DI REGIA di Marco Iacomelli
È lunedì sera, e anche a New York sono pochi i teatri aperti. Per tutta la settimana ho assistito ai più grandi successi tradizionali in scena a Broadway, ma non voglio rinunciare alla mia ultima serata a Manhattan. Così, passeggiando con l’amico che mi ha accompagnato in questo viaggio, ci imbattiamo nel teatro che ospita un famoso titolo, che avevo già visto a Londra anni prima, e che, nonostante sia lunedì, è aperto per la recita. Di fronte a questo teatro, però, ce n’è un altro, anch’esso aperto.
Lo spettacolo mi è completamente nuovo: i manifesti hanno un gusto contemporaneo, il tratto grafico è pulito ed efficace. Il cartellone annuncia che il libretto ha vinto il Pulitzer e la partitura un Tony Award. Non resisto: punto sul titolo sconosciuto e così diverso dagli altri. Esco da quel teatro due ore più tardi, dopo aver riso, e pianto, e di nuovo riso, e di nuovo pianto, consapevole di aver visto qualcosa che, prima di allora, non esisteva.
NEXT TO NORMAL è una rivoluzione nel mondo del teatro musicale.
È teatro come ce l’ha raccontato Tennessee Williams, scosso da arguta ironia, con la forza di una partitura musicale straordinaria e vicina anche al gusto del pubblico più giovane.
Mettere in scena NEXT TO NORMAL non è soltanto rappresentare uno spettacolo, ma fornire una chiave di lettura del reale, partendo da un’esperienza teatrale. L’allestimento di questo straordinario racconto permette al pubblico italiano di apprendere una nuova via del medium teatrale musicale: è la prova che questo genere può affrontare tutti i temi, ed essere un efficace strumento di discussione e di riflessione sulla società contemporanea.
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