"La compagnia degli Anti"
presenta:
ROMEO & GIULIETTA
(The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet)
Venerdì 17 Gennaio 2014
Hiroshima Mon Amour, ore 22.00, ingresso 8 euro
per info 011 3176636 – www.hiroshimamonamour.org
William Shakespeare rivive questa sera grazie a:
Gipo Di Napoli nella parte del narratore
Antimusica nella parte di Giulietta
Matteo Castellano nella parte di Romeo
Chi non viene sarà ucciso col veleno.
Quando tre personaggi sui generis s’incontrano può succedere di tutto. Ed è così che Antimusica, Matteo Castellano e Gipo Di Napoli, decidono di confrontarsi con il più grande poeta e drammaturgo inglese e mettono in scena lo spettacolo teatrale "Romeo e Giulietta - a modo nostro".
Calati nelle vesti di Giulietta (Antimusica), Romeo (Matteo Castellano) e Shakespeare (Gipo Di Napoli) gli “A modo nostro” si ispirano al Teatro di Carmelo Bene e a quello di Paolo Rossi, cantano duetti amorosi quali, "Something Stupid" di Robbie Williams e Nicole Kidman, e usano le canzoni di Max Pezzali per provocare la triste fine dei due giovani amanti.
Una rivisitazione di Romeo e Giulietta come non l’avete mai vista. Prima prova di un ciclo di rappresentazioni che avranno come soggetto i classici della storia dell'umanità, da Sodoma e Gomorra alla Bibbia passando per Proust, naturalmente raccontanti con la simpatica irriverenza degli “Attori Anti".
IL MANIFESTO DELL'ANTI-TEATRO.
Non sopportiamo gli attori con le voci impostate e neppure quelli che s'immedesimano. I loro gesti , le loro risate finte e le loro lacrime bugiarde ci fanno orrore. Ci fanno ridere i costumi di scena, quando sono ridondanti, la musica quando non c'entra niente, e in genere, ogni forma di verosomiglianza: il palco è sempre una menzogna come lo è Arte quando è Arte. Tutto il resto è una faccenda da Mimi. Detestiamo la fedeltà al Testo, l'intenzione dell'Autore, l'ortodossia e l'esegesi. Le luci di scena ci piacciono poco e tanto non potremmo permettercele. I laboratori teatrali e gli esercizi li lasciamo volentieri agli scienziati o ai ginnasti. Noi in scena ci andiamo solo per necessità e spesso non ci piace: non ne avessimo bisogno, staremmo volentieri in un bar o ci faremmo una famiglia come tutti gli altri. Ci fanno schifo i Manifesti artistici eppure ne stiamo facendo uno, sapendo che tra un minuto smentiremmo tutto quello che abbiamo scritto e tutto quello che abbiamo detto. D'altra parte, tutte le cose che scriviamo e diciamo, non hanno alcuna importanza. Per fortuna. Odiamo il Teatro per questo facciamo l'Anti-Teatro.
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