di Davide Amerio Greta è ovunque. La ragazzina che sembra smuovere le masse ci viene proposta in tutte le salse, e in ogni luogo. Anima pura? Giovane manovrata da potentati oscuri? Da ascoltare? da rigettare? Come un sasso gettato nello stagno, la sua sola presenza, o parola, genera onde di voci che si accavallano: il solito fragore assordante di una comunicazione politica che avoca a sé il merito della verità, accusando il campo avverso di menzogne e falsità. È il tratto di questi tempi offuscati. Siamo immersi in una nebbia di notizie che si accavallano, in cui più che il desiderio di trovare la strada giusta, conta l’illusione di unirsi alle voci che ci giungono più forti, pur di uscire dalla foschia; ma anche questa è un’illusione. Greta è davvero manipolata? Può darsi. Anzi è probabile. Perché la continua manipolazione delle masse è un dato oggettivo: non la ricerca della “verità” (per quanto relativa), bensì è il consenso quello che conta. L’illusione di essere dalla parte del vero, e del giusto. Il linguaggio politico rimarca costantemente questa illusione: “siamo sulla strada giusta”, “la vostra presenza ci da ragione”, “noi siamo il bene del paese”, e roba simile. Eppure Greta, la [...]
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