Non l’hanno presa proprio bene i tifosi napoletani il passaggio alla Juventus di Murizio Sarri. Dopo l’annuncio dell’ingaggio, infatti, la targa posta a Bagnoli in onore al “Comandante” è stata rimossa.
“Non abbiamo mai voluto confondere politica e tifo – si legge sulla pagina Facebook Laboratorio Politico Iskra – ma ci piange il cuore a leggere l’amarezza di tante persone, come noi, che credevano e avevano riposto la propria fiducia in qualcuno per continuare a credere nel calcio. Una fiducia che viene regolarmente spezzata dalle leggi di mercato.
Sarà che ormai nel calcio (come in politica) non esistono più giochi di appartenenza o ideologici, ma solo leggi di mercato?
Quando decideremo di non essere più clienti/sudditi e inizieremo ad essere consapevolmente abitanti e tifosi? A quanti ancora vorremmo affezionarci per poi essere delusi dalle loro scelte?
Tifosi divisi
“Sbollita la delusione e la rabbia ci si rivedrà qui. Non tiferò mai contro la squadra che amo. Prendiamoci del tempo e diamo fiducia alla società”. Le parole vergate su twitter da uno dei tanti fan bianconeri sono il termometro con cui misurare la febbre che ha pervaso la tifoseria dopo l’annuncio dell’arrivo di Sarri.
Accanto a chi parla di “ripiego” e a chi per ragioni tecniche preferiva Guardiola (e forse si era fatto il gusto per via dei rumors) c’è chi ricorda con sconcerto le sue rodomontate in chiave antijuventina degli anni passati, quando il tecnico era alla guida del Napoli. Si ripescano le celebri foto del ‘dito medio’ mostrato alla tifoseria o le geremiadi sul calendario che imponeva ai partenopei di “giocare sempre prima della Juve”. Ma alla fine l’affetto per la squadra finisce sempre per prevalere.
Non a caso uno dei post che raccoglie i maggiori consensi è di chi scrive “E’ l’allenatore della Juventus? Sì. E allora basta questo. Daje Sarri, forza Juve”.
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