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Redazione
Sono stati assegnati i premi collaterali del Torino Film Festival 2017 al museo Rai di via Verdi. I premi principali saranno invece assegnati al cinema Reposi.
Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival, nel corso della consegna dei premi collaterali della rassegna ha dichiarato: “Sarei felice di continuare. Ma non dipende da me. La decisione spetta al Museo del cinema. Che non ha ancora un direttore. Il nuovo direttore del Museo potrebbe essere nominato entro due o tre mesi. Al festival non si comincia a lavorare a gennaio: un’edizione finisce mentre già si pensa alla successiva. In questi casi si lavora in fretta e si fa di necessità virtù. Si perdono degli appuntamenti, e magari se ne sprecano. Ma rientra nella logica delle cose”.
I premi collaterali del Torino Film Festival 2017
PREMIO SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts
La Giuria composta dagli allievi e dalle allieve del College di Cinema assegna il premio
Miglior sceneggiatura Torino 35 a:
THE DEATH OF STALIN di Armando Iannucci (Francia, UK, 2017)
Con la seguente motivazione:
“Una scorribanda sorprendente, un flusso inarrestabile, un sarcasmo affilato e, verso la fine, un retrogusto dolente. Una rivisitazione di un pezzo di storia terribile stravolta nel comico (addirittura british) e sostenuta da una sceneggiatura classicamente compatta”.
PREMIO ACHILLE VALDATA
La Giuria, composta da Ilaria Ciravegna, Erica Cornaglia, Nicola Grande, Monica Mastandrea, Ivana Mecca, Marco Palpacelli, Alessia Scarsella lettori di “Torino7”, assegna il premio
Miglior film di Torino 35 a:
THE DEATH OF STALIN di Armando Iannucci (Francia, UK, 2017).
Con la seguente motivazione:
“Per aver affrontato con ironia e cinismo una drammatica pagina di storia”.
PREMIO AVANTI
La Giuria del Premio AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), formata da Giulia Esposito, Alessandro Uccelli e Andrea Zanoli, assegna il Premio Avanti 2017 a:
AL TISHKECHI OTI / DON’T FORGET ME di Ram Nehari (Israele, Francia, Germania, 2017)
Con la seguente motivazione:
“Per la capacità dell’autore e del suo cast di narrare la favola possibile tra due sognatori scombinati, costruita partendo da un’esperienza di prima mano con il disagio mentale, attraverso uno sguardo immersivo, che si astiene dal giudicare e ricorda, senza rinunciare ai toni ironici e perfino dark, il discrimine sottile che c’è tra «normalità» e «malattia»”.
PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI
La giuria della settima edizione del premio “Gli occhiali di Gandhi”, assegna il Premio Gli Occhiali di Gandhi ex aequo a:
TALIEN di Elia Mouatamid (Italia 2017)
e a
BALON di Pasquale Scimeca (Italia 2017)
Con la seguente motivazione:
“Il viaggio forzato, in fuga dall’Africa, e quello volontario del ritorno in Marocco, ci restituiscono uno sguardo complementare su un tema cruciale che nessun cittadino europeo può più ignorare. Persone, affetti, storie rese con drammaticità e leggerezza laddove troppo spesso incontriamo solo numeri e stereotipi”.
Menzione speciale a:
A FÁBRICA DE NADA di Pedro Pinho (Portogallo, 2017)
Con la seguente motivazione:
“Per aver mostrato la difficoltà di un autentico processo democratico che diventa una reale opportunità nella ridefinizione condivisa dei valori e dei bisogni personali e sociali. Dimostrazione di un cinema che diventa strumento attivo di cambiamento”.
La cerimonia di premiazione della VII edizione de “Gli occhiali di Gandhi” si svolgerà sabato 2 dicembre 2017 alle ore 15 presso il Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 13, a Torino, alla presenza del regista Silvio Soldini. Al termine della premiazione sarà proiettato il film Un’anima divisa in due.
PREMIO INTERFEDI
La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Carlotta Monge (Chiesa Valdese), Anna Segre (Comunità Ebraica) e Beppe Valperga (Comitato Interfedi)attribuisce la quinta edizione “Premio Interfedi – Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità”al film:
À VOIX HAUTE / SPEAK-UP di Stéphane De Freitas (Francia, 2017)
Con la seguente motivazione:
“Un atto di fede verso il potere della parola, strumento per superare contesti difficili e dare speranza per il futuro”.
Menzione d’onore a:
AL TISHKECHI OTI / DON’T FORGET ME di Ram Nehari (Israele/Francia/Germania, 2017)
Con la seguente motivazione:
“Sottolinea magistralmente l’incontro tra due situazioni di disagio, con un’ottima interpretazione.”
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