A Torino e nelle città capoluogo di provincia si nota una generale riduzione dei valori medi annuali e solo nella stazione di traffico di Torino – Grassi è stato superato il valore limite annuale pari a 40 µg/m3.
Negli altri capoluoghi i valori sono tutti minori ed in particolare il valore più elevato ad Alessandria è stato misurato nella stazione di Alessandria – D’Annunzio (36 µg/m3), ad Asti nella stazione di Asti – Baussano (34 µg/m3), a Biella nella stazione di Biella – Sturzo (20 µg/m3), a Cuneo nella stazione di Cuneo – Alpini (23 µg/m3), a Novara nella stazione di Novara – Verdi (29 µg/m3), a Verbania nella stazione di Verbania – Gabardi (15 µg/m3) e a Vercelli nella stazione di Vercelli – Gastaldi (33).
La situazione risulta decisamente più critica se prendiamo in considerazione il valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3 da non superare in più di 35 giorni per anno civile, in quanto è superato nella maggioranza dei punti di misura presenti nei capoluoghi con l’eccezione di quelli pedemontani delle province di Biella, Cuneo e VCO. In queste ultime città la situazione è la seguente: a Biella – Sturzo i superamenti hanno interessato 22 giorni, a Cuneo – Alpini 23 giorni e a Verbania solo 8 giorni.
Nelle altre città invece i superamenti sono stati superiori al valore limite, anche se in misura inferiore a quelli del 2015, raggiungendo valori decisamente elevati a Torino, con 89 giorni di superamento nella stazione di Torino – Grassi (la peggiore del Piemonte), ad Asti nella stazione di Asti – Baussano (71 superamenti), ad Alessandria nella stazione di Alessandria – D’Annunzio (69 superamenti) e a Vercelli nella stazione di Vercelli – Gastaldi (50 superamenti). Più contenuto, anche se superiore al valore limite, il numero di superamenti misurato a Novara nella stazione di Novara – Verdi (43 superamenti).
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