Autore
Edoardo Di Mauro
Opera : "Luci ed Ombre" (2001) via San Rocchetto 17 parete su via Balme
Il lavoro di Carlo Giuliano pur gettando solide radici in una precisa porzione del terreno fecondo della ricerca artistica degli anni ’60, è stato in grado, all’interno di un coerente percorso progettuale, di germogliare frutti estetici assaporabili anche in seno alla nostra contemporaneità. La cifra stilistica dell’artista torinese si manifesta come simbolico ponte gettato tra “modernità” e “contemporaneità”, mantenendo della prima alcune fondamentali linee guida di ricerca e di attitudine mentale, della seconda precise predisposizioni comportamentali. Per meglio intenderci, Giuliano incarna da un lato molti aspetti relativi al perfetto prototipo dell’artista rinascimentale, periodo simbolo della stagione moderna, in merito alla tipologia albertiana e poi leonardesca dell’ artista – scienziato, in grado con la sua dottrina di spiegare le leggi della natura e di elaborare, con passione sposata al raziocinio, macchine e strumenti elaborati e complessi. Dall’altro la sua produzione si incunea nelle linee guida dell’estetica tardo novecentesca, conscia dell’importanza di una fruizione allargata e collettiva dell’evento artistico e dell’importanza dell’interazione tra opera, ambiente e pubblico. L’origine di Carlo Giuliano come artista può, per certi aspetti, essere inserita all’interno delle ricerche cinetiche dei primi anni ’60, pur con una visione assolutamente personale, estranea a certe rigidità “macchiniste” tipiche di quel movimento nei suoi aspetti organizzati, e rivendicante l’esigenza di tenere ben presente la primarietà dell’intervento manuale dell’artista rispetto alla “secondarietà” assoluta simboleggiata dall’evidenziazione della nudità oggettuale. L’arte cinetica è una importante esperienza dell’avanguardia novecentesca, le cui radici si rinvengono all’interno del costruttivismo astratto russo, così come del Futurismo e di Dada.
Le opere di Giuliano sono certamente “mentali” nella loro genesi, privilegiano in prima battuta il procedimento intellettuale che porta all’elaborazione del progetto. Questo si evidenzia dalla pulizia formale che le contraddistingue, dalla linearità geometrica che caratterizza il sapiente dosaggio degli spazi, dove il ritmo alterna pieni e vuoti, luci ed ombre.
Proprio "Luci ed ombre" è il titolo dell'installazione realizzata nel 2001 per il Museo d'Arte Urbana. Quattrocento irsute punte di metallo, disposte simmetricamente, determinano un affascinante effetto rifrattivo con la luce solare ed artificiale. Un'opera gemella è collocata dal 2004 sulla parete della Biblioteca di Moncalieri, nell'ambito del progetto di arte pubblica "Moncalieri Porta dell'Arte", curato da Edoardo Di Mauro.
Carlo Giuliano è stato dal 1992 al 2005 Direttore dell'Accademia Albertina e, dal 1976 al 1990, capo scenografo del Teatro Stabile. Ha allestito personali in importanti spazi pubblici e privati, come la galleria di Giampiero Biasutti a Torino, e partecipato a rassegne anche in ambito internazionale. Sue opere fanno parte della collezione della GAM di Torino.
Edoardo Di Mauro
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