Alla periferia di Lecce – nel quartiere “Borgo Pace” (quartiere limitrofo che da oggi vuole dialogare con la città…) – da qualche mese, si scorge un murales di grandi dimensioni. È tornato sui muri della città CHEKOS’ART (artista leccese noto a livello nazionale e internazionale nella scena della Street Art, autore di murales apparsi in Germania, Italia, Lussemburgo, Macedonia… ) con la complicità della 167B/Street Crew (Sandro Crash, Rob De Mat, Simone Persico).
Da pochi mesi in via Taranto al civico 219 Laboratorio di candele naturali KiiO Candles, dove due amiche (Monica e Ania, Spagnola l’una e Polacca l’altra) hanno deciso di radicarsi in questa parte della città per produrre i loro manufatti artistici. Il loro progetto nasce in questo luogo, e da qui, con caparbietà si diffonde in Europa più che in Italia o Lecce.
Tante idee e tanto lavoro, ma è soprattutto nella pausa del lavoro che il laboratorio si trasforma in un luogo d’incontri e condivisione d’interessi comuni come l’arte. Le idee prendono la vita e le persone si aprono al confronto.
E cosi che, nella casualità e nella determinazione degli incontri, un muro di una periferica palazzina condominiale, sette piani di altezza, più di duecentoquaranta metri quadrati, si trasforma in omaggio a cielo aperto al grande poeta salentino Vittorio Bodini. L’opera vuole incidere sulla memoria di questa terra. Una terra dalla memoria corta e non sempre capace di apprezzare la sua stessa produzione culturale. “UN MONACO RISSOSO VOLA TRA GLI ALBERI”, è una breve poesia, un verso sciolto in cui Bodini, attraverso la metafora di San Giuseppe da Copertino, (il Santo dei voli), polemizza contro l’immobilità della cultura leccese. L’opera è in continuità con il lavoro di Chekos’art dedicato a Carmelo Bene, realizzata nel 2011 nel quartiere Santa Rosa. Anch’essa omaggio a un genio senza tempo, considerato tra i più importanti artisti del Novecento, ma che a Lecce gli è stato dedicato solo un freddo parcheggio fuori le mura, che di estetico ha solo orribili
Aggrega contenuto