Autore
Simone Cutri
Vado a ruota libera, forse in ordine sparso, lanciando la pietra e nascondendo la mano. Abbozzo una cronologia semplicistica, non ho spazio e tempo e autorevolezza per approfondire, lascio spunti senza nominare fonti, testi, nomi e scomodare anni di studio. Cerco di dare una puntura, di smuovere una curiosità, di spingere le nostre nozioni oltre alla pappetta liofilizzata pre-masticata omogeneizzata che, ahimè, è giusto sia data da ingurgitare alla maggior parte degli umani, tra i miliardi che popolano questo inimitabile pianeta, affinché l’ordine costituito non venga messo in pericolo.
Dunque.
Essi credono grossomodo a quello che c’è scritto nella Bibbia vulgata coscientemente mal tradotta da San Gerolamo, o a edizioni più recenti nelle quali, tuttavia, si trattano le scritture come se tutto fosse ‘soltanto’ simbolo o metafora; laddove si parli di simboli e metafore per davvero poi, essi non sanno decifrare e tirano dritti da secoli a commentare solo i fatti, solo quello che vedono, solo quello che sentono mal raccontato e spesso edulcorato. Guardano agli Egizi come a strampalati politeisti oggetti da museo, credono che il loro culto dei morti e di conservare i corpi sia bizzarro e così fanno per gli antichi Greci e per gli Dei; hanno nozioni elementari, nel senso proprio di sussidiario delle elementari, di popoli fondamentali come Sumeri, Accadi, Babilonesi e Ittiti e delle civiltà pre-colombiane sanno solo che ci aspettavano sbarcare con una conchiglia a coprire le pudenda, desiderosi di farsi sfruttare e poi sterminare in cambio di qualche ninnolo luccicante. Ah, alcuni si ricordano di un calendario Maya, avendone sorriso per la farlocca ipotesi di fine del mondo nel 2012. Non si chiedono perché alcune civiltà abbiano dominato per secoli e poi siano sparite tra i ranghi delle miserie umane e trattano il Diluvio Universale come il più facile raccontino per bambini deficienti obbligati a seguire il catechismo. Tra tutte le filosofie, il più delle volte, scelgono di seguire a proprio piacimento religioni che mortificano la gioia di vivere e spiegano infantilmente cosa accade dopo la morte. Pensano che Dio pensi come gli umani e non si spingono al di là del primo cielo delle stelle, temono l’Infinito anziché consolarsene.
Essi credono che l’America sia stata scoperta nel 1492, che la Rivoluzione Francese sia stata una rivolta popolare partita dal basso, che i Mille fossero mille e che il Risorgimento fosse voluto dai fratelli della ventura Italia per unirci finalmente tutti nell’abbraccio di un’unica nazione; insegnano e credono che la Prima Guerra Mondiale sia scoppiata a causa dell’omicidio di Francesco Ferdinando, che Hitler odiasse gli Ebrei per la loro ricchezza e che razza ariana voglia dire soltanto essere biondi con gli occhi azzurri e chiari di carnagione. Credono che gli Americani siano intervenuti in Europa per solidarietà ed eroismo e chi si crede intellettuale crede per ragioni economiche, come per le guerre di adesso si crede sempre sia per via del petrolio, di un gasdotto, di un oleodotto. Credono alle manfrine della Guerra Fredda e che in Medio Oriente siano scaramucce per questioni pseudo-religiose e di territorio.
Di tutte le matematiche hanno scelto la più noiosa, quella euclidea, adatta infatti alle miserevoli scuole dell’obbligo che ci costringono, appunto, a fare per cominciare a renderci inerti, a parcheggiarci mentre là fuori gli adulti lavorano e non hanno tempo per noi. Ci raccontano la favoletta della formica e della cicala e ci insegnano persino che è giusto il modo di vivere della formica.
Essi credono che la fantascienza sia fantascienza e non scorgono mai una scintilla, un’epifania, un’illuminazione; non colgono mai un assist, un invito, un piatto d’argento che serva una pietanza per andare un po’ oltre le loro 4 nozioni di base. Sciorinano dati sentiti al telegiornale di Stato e pare trascurino il fatto che ogni cosa raccontata da un determinato gruppo editoriale ha un fine ben preciso. Parlano di gente e di massa e di opinione pubblica come se loro non ne facessero parte.
Essi credono che la massoneria sia quella cialtronata all’italiana degli ultimi anni, fatta di nomine e favori, non danno il giusto peso al potere delle lobbies, credono che la TV sia intrattenimento e non indottrinamento e chi si crede più intelligente abbocca ai link di internet, ai blog controcorrente, alle conferenze estrapolate messe su youtube. È rarissimo vedere loro studiare sui libri, sui volumi introvabili, sui manuali; è quasi escluso che si facciano mandare volumi da biblioteche lontane, che leggano girando le pagine con le pinzette i testi antichi (laddove autorizzati), che imparino lingue morte che non moriranno mai, che leggano qualcosa di non suggerito. Del resto, non li hanno preparati per fare questo.
Ed ecco che siamo diventati come volevano: piccoli borghesi che si lamentano genericamente al bar o davanti a una tastiera, senza reagire invero mai.
Vi lascio, tra le tante, con una frase del mio amato Céline:
“Tutto quello che è interessante accade nell’ombra, davvero. Non si sa nulla della vera storia degli uomini”.
Simone Cutri
On-line dal 05-01-2015 questa pagina
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