Uno dei principali obiettivi di chi frequenta le palestre è riuscire ad avere la “tartaruga” ben definita e visibile.
Attorno all’allenamento dell’addome gravitano però troppi falsi miti… proviamo a fare chiarezza.
L’addominale chiamato anche retto dell’addome è un unico muscolo.
Avete letto bene, è un solo muscolo!
Origina dal processo xifoideo dello sterno e dalle cartilagini costali della quinta, sesta e settima costa,
e si protrae verso il basso fino ad inserirsi sul margine superiore del pube.
La sua funzione, contraendosi, è quella di avvicinare lo sterno al pube, flettendo il tronco.
La differenza che c’è tra gli esercizi erroneamente considerati per gli addominali “alti” o “bassi”, è il punto fisso.
Se il punto fisso è il pube, sarà lo sterno a muoversi e ad avvicinarsi (come nei crunch), mentre se al contrario si prenderà
lo sterno come punto fisso, il retto farà avvicinare ad esso il pube (come nei crunch inversi).
Già così appare chiaro che in entrambi i casi è TUTTO il muscolo a contrarsi, cambia solo il punto fisso! oppure... avete
mai pensato di poter fare il bicipite alto e il bicipite basso? la logica è la stessa!
Il falso mito degli addominali alti e bassi deriva forse dal fatto che quando si dimagrisce e lo strato adiposo sopra
l’addome inizia a scomparire, la prima parte dell’addome che diventa visibile è quella più vicina allo sterno.
Questo è semplicemente dato dal fatto che gli uomini sono geneticamente portati ad accumulare più grasso sulla parte bassa dell’addome
(per la maggior presenza di recettori alfa-adrenergici sulle cellule adipose),
per cui in quella zona il retto dell'addome rimane “scoperto” solo arrivando a percentuali di grasso più basse.
Renato Vinassa
On-line dal 15-07-2014 questa pagina è stata consultata da 7017 visitatori univoci.
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