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- Torino -
SINOSSI
Il 19 Dicembre 1916, l’ultimo dicembre dell’Impero Romanov, un complotto contro l’uomo più misterioso della Russia si stava attuando ad opera di alcuni tra i più noti ed influenti personaggi della corte. Attraverso la narrazione storica si affronta il mistero della vita e della morte del “Santo-Demonio”: Grigorij Efimovič Rasputin.
In un complesso ed articolato percorso, avvalendosi di interessanti e rarissimi documenti, la figura di Rasputin riemerge dalle accuse di occultismo per essere rivalutata e per confrontare il suo percorso personale al martirio di Cristo.
Rasputin, uno dei personaggi più enigmatici e controversi del XX secolo, è il contadino divenuto consigliere dell’ultimo Zar Nicola II di Russia. Rasputin: l’uomo odiato e temuto nei circoli di governo per il suo potere ipnotico nei confronti della coppia imperiale; l’uomo che con il suo alone suggestivo ha sedotto dame dell’aristocrazia e donne del popolo; l’uomo adorato dalla Zarina Alessandra Feodorovna per aver salvato con le sue facoltà da guaritore suo figlio ed erede al trono, l’emofiliaco principino Aleksej. Un uomo che ha pagato con la vita l’amore verso il potere di coloro che gli erano a fianco.
Si parte dalle ultime e rocambolesche ore della sua vita, dalla morte tanto famosa quanto misteriosa di colui che venne ritrovato nel fiume Moika che attraversava San Pietrogrado, ricoperto da una crosta di ghiaccio e ferito gravemente, col viso sfigurato e le mani legate da una corda.
Quel 19 dicembre frotte di persone, con fiasche, brocche e secchi, accorsero ad attingere acqua nella speranza di acquisire i misteriosi poteri del contadino, di cui tutta la Russia aveva sentito parlare.
Come quei gesti furono punto di partenza della consacrazione di un mito, così gli stessi gesti saranno il punto di partenza del nostro racconto, nella ricostruzione della nascita del suo personaggio e degli uomini intorno a lui.
Descrivendo l’affascinante mondo degli ultimi eredi della dinastia Romanov e attraversando gli stupendi e sfarzosi scenari delle loro residenze, ci si spingerà fino alle Sette occultiste dell’antica Russia: un viaggio emozionante sulle ali della leggenda di uno dei personaggi più inquietanti e controversi del Novecento.
IL REGISTA
Louis Nero nasce a Torino nel 1976 e si laurea al D.a.m.s nel 1999, attualmente sta conseguendo la seconda laurea in filosofia teoretica. Dal 2004 è membro permanente della giuria del David di Donatello. All’oggi ha realizzato, prodotto e distribuito quattro lungometraggi, oltre a numerosi corti, usciti regolarmente in sala, in home video ed in televisione, tra i quali: “Golem” con Moni Ovadia, “Pianosequenza” (film realizzato in un unico piano sequenza), “Hans” con Daniele Savoca, Franco Nero, Silvano Agosti, “La Rabbia” con Franco Nero, Faye Dunaway (Premio Oscar), Giorgio Albertazzi, Philippe Leroy e musiche del premio Oscar Luis Bacalov e di Teho Teardo. “La Rabbia” è stato candidato ai David di Donatello 2007. I suoi film hanno partecipato ai più importanti festival internazionali.
IL CAST
Francesco Cabras: Grigorij Efimovic Rasputin
Nato a Roma il 27 maggio 1966, è un regista, attore, fotografo e produttore. Come attore nel 1997 si è aggiudicato il premio come migliore interprete protagonista al Sacher Festival di Nanni Moretti con “Cosmos Hotel” di Varo Venturi. Si ricordano i ruoli ne “The Passion of the Christ” di Mel Gibson, “Il mandolino del Capitano Corelli” di John Madden, e in “Equilibrium” di Kurt Wimmer. Come regista con la sua casa di produzione 'Ganga' ha realizzato documentari lungometraggi, videoclip, pubblicità e lavori di video arte. E' stato per alcuni anni giornalista free lance specializzato in reportage di viaggio e musica.
Daniele Savoca: Principe Feliks Jusupov
Nato il 29 novembre 1978, ha lavorato in “Pianosequenza” e in “Hans” entrambi di Louis Nero; “Raccontami”, “Le Stagioni del Cuore” e “La moglie cinese” di Antonello Grimaldi e in “Coco Chanel” di Christian Duguay.
Franco Nero: Voce narrante
Esordisce sullo schermo nel 1964 con il film "La ragazza in prestito", accanto ad Annie Girardot. Nel 1966 mentre sta girando il film "Django", di Sergio Corbucci, viene scelto da John Huston per interpretare Abele ne "La Bibbia". Nel 1967 recita in "Camelot", che segna l'inizio della storia d'amore con Vanessa Redgrave. Nel 1968 Franco Nero si aggiudica un David di Donatello per "Il giorno della civetta”. Dopo aver interpretato Giacomo Matteotti ne "Il delitto Matteotti" (1973), Nero si avvicina a ruoli più complessi ed inquietanti con "Marcia trionfale" (1976) e "Querelle de Brest" (1982). Ancor oggi alle
prese con numerosi interpretazioni è sicuramente uno degli attori italiani più richiesti del cinema internazionale. All’attivo ha più di 160 film ed ha lavorato con i migliori registi del mondo tra i quali: Huston, Petri, Fassbinder, Bunuel, Agosti, Bellocchio, Chabrol, Bondarchuk.
Ancora nel cast, ad interpretare personaggi realmente esistiti che hanno ruotato intorno alla figura di Rasputin, troviamo: Diana Dell’Erba, Ottaviano Blitch, Marco Sabatino, Anna Cuculo, Ola Cavagna, Davide Ranieri, Matilde Maggio, Riccardo Cicogna, Elena Presti, Toni Pandolfo, Eleonora Mercatali, Anara Bayanova, Attilio Cottura, Luciano Rosso, Michele Chiadò. (seguono alcuni curriculum)
Ottaviano Blitch: Comandante Yakov Jurovskij
Nato il 27 luglio 1973, ex conduttore di Virgin Radio, attore e musicista. Lo troviamo nel cast di “Italians” di Giovanni Veronesi, “In the market” di Lorenzo Lombardi, “Shadow” di Federico Zampaglione.
Diana Dell’Erba: Zarina Alessandra Ferodovna
Nata nel 1982, inizia ad interessarsi al mondo della recitazione esplorando diversi metodi, dall’actor studio, alla biomeccanica, al doppiaggio, studiando con insegnanti come Mamadou Dioume. Partecipa a diversi film e cortometraggi, tra cui un piccolo ruolo in “Vincere” di Marco Bellocchio. Laureata in Sociologia con una tesi dal titolo “Donne alla macchina da presa”, affianca la sua carriera da attrice a quella di fotografa.
Marco Sabatino: Granduca Dimitrij Pavlovič Romanov
Nato nel 1974, ha lavorato in teatro con Giancarlo Sammartano, Walter Manfrè, Lamberto Puggelli, Giancarlo Sepe, Irene Papas, Jean-Paul Denizon. Al cinema con Gianluca Tavarelli, Louis Nero, Leone Pompucci, Giuliano Montaldo.
Anna Cuculo: Malanja
Danzatrice classica dall’età di otto anni ha lavorato con Carla Fracci, Zarko Prebil, Marcella Otinelli, Enrico Sportiello, Alberto Testa, Aldo Masella, Sara Acquarone, Bruno Telloli, Roberto Fascilla, Loredana Furno. Da moltissimi anni lavora come attrice teatrale collaborando con i più grandi registi e attori teatrali italiani.
Ola Cavagna: Olga Lothina
Attrice, regista ed insegnante di spicco presso il Teatro Stabile di Torino.
Davide Ranieri: Principe Andronikov
Diplomato presso la scuola del “Teatro Arsenale” diretta da Marina Spreafico e presso la scuola d'Arte drammatica “Paolo Grassi”. A teatro lavora con Franco Zeffirelli. Per la televione lavora per numerosissimi film-tv di successo.
Matilde Maggio: Baronessa Fon Den
Giovane promettente attrice italiana. Lavora in “Vallansasca” di M. Placido, “Manuale d’Amore 3” di Giovanni Veronesi e “Nell’estate di Martino” di M. Natale.
Riccardo Cicogna: Maggiordomo Andronikov
Promettente attore, lavora in “Barbarossa” di Martinelli, “Vallansasca” di M. Placido, “Due vite per caso” di Corvino, “La cura del gorilla”.
Elena Presti: Figlia di Rasputin
Italiana ma con origini spagnole inizia la sua carriera artistica come attrice teatrale entrando a far parte di tournée internazionali di grande successo. Sugli schermi televisivi e cinematografici interpreta svariati personaggi dimostrando grande naturalezza e versatilità a fianco di famosi registi quali: Lizzani, Proietti, Martinelli, Werthmuller, Damiani, Veronesi, Bellocchio.
RASPUTIN
DAL VENERDI’ 8 APRILE AL CINEMA
Foto e Trailer su official website
RASPUTIN - Un film di Louis Nero
Al Cinema Centrale di Milano da Venerdì 22 Aprile
Il film è nelle sale italiane dall' 8 Aprile 2011 a Milano al Cinema Centrale di Via Torino 30 da Venerdi 22 Aprile, nel frattempo sul sito si possono trovare tante curiosità: trailer, backstage, interviste, foto e news dove poter lasciare un proprio commento. Un occhio particolare a “Rasputin Project”: che cosa nasconde la figura di Rasputin? Forse è una caccia al tesoro nello spirito di cast e troupe?
Al cinema l’attesissimo film del regista Louis Nero, prodotto dalla società indipendente L’Altrofilm, un viaggio nell’oscura storia della Russia di fine secolo.
Le misteriose e rarefatte atmosfere dell’antica San Pietrogrado. Il 19 dicembre 1916, l’ultimo dicembre dell’Impero Romanov, un complotto contro l’uomo più misterioso della Russia si stava attuando ad opera di alcuni tra i più noti ed influenti personaggi della corte. Attraverso la narrazione storica si affronta il mistero della vita e della morte del “Santo-Demonio”: Grigorij Efimovič Rasputin.
Con Francesco Cabras, Daniele Savoca Voce narrante Franco Nero
Regia Louis Nero
In attesa dell'uscita del film, debutta sul web il sito interattivo del film "Rasputin" di Louis Nero.
USCITA DVD - 26 OTTOBRE 2011
http://eagledvdshop.it/dvd/thriller/rasputin.html?id=2496
RASPUTIN
un film di LOUIS NERO
La storia di uno degli esoteristi più famosi del secolo
con Franco Nero, Francesco Cabras, Daniele Savoca.
www.altrofilm.it/rasputin
“Dello sciamano Rasputin ancora molto si discute: fu mistico o mistificatore, santo o demonio?”
La stampa; Alessandra Levantesi - 8 aprile 2011
“Mesmerico, tenebroso, per certi versi perfino agghiacciante, ecco il Rasputin di Louis Nero. Al quinto lungometraggio, forse non più così low budget come i precedenti, Nero offre un seducente ritratto sul celebre santone russo di inizio novecento che fece fremere mutandine di donne d'ogni lignaggio e oscillare troni zaristi.”
Liberazione; Davide Turrini - 10 aprile 2011
“Un Rasputin (Francesco Cabras, spiritato) tra quattro mura, che strizza l'occhio alla drammaturgia patchwork di Peter Greenaway e si affida alla voce-guida di Franco Nero (nessuna parentela)”
Il fatto quotidiano; Federico Pontiggia - 1 aprile 2011
“Un film carico di immagini evocatrici, che pare ardere esso stesso della spiritualità ossessiva, logorante del suo protagonista. (...) Non rifiutate di spalancare le porte alla conoscenza, alla leggenda e al mito come mai vi furono mostrati, qualunque e ovunque queste rivelazioni vi conducano.”
Rapporto confidenziale; As Chianese - Giugno 2011
“Immagini sofisticate, costumi e scenografie che intrecciano quanto la recitazione, il tessuto narrativo, ricerca filologica approfondita”
Il Manifesto; Francesca Angeleri - 7 aprile 2011
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